"Ventiquattro ore senza di noi contro i confini e la precarizzazione". Appello per partecipare all'evento del 1 marzo

La manifestazione del Primo marzo a Empoli nel 2010 (foto gonews.it)

"«24 ore senza di noi» significa allargare lo spazio del «noi», creando le condizioni affinché tutti coloro che sono sfruttati e vivono in uno stato di precarietà lottino insieme.
Il Primo Marzo è una giornata di mobilitazione e sciopero nata nel 2010 per far capire quanto sia importante l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società, e come sia importante che italiani vecchi e nuovi si impegnino insieme per difendere i diritti fondamentali della persona e combattere il razzismo.

Nel 2015 centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini hanno attraversato e continuano ad attraversare i confini d’Europa scatenando una crisi politica e istituzionale senza precedenti. I migranti hanno reso evidente che il regime dei confini e il governo della mobilità sono l’altra faccia delle politiche di austerity, una leva fondamentale attraverso cui precarizzare tutto il lavoro. I migranti non sono il “peso” di questo Paese, ma una realtà economica che produce una parte consistente del PIL (11%) e alimenta le casse dello Stato con le tasse e i contributi previdenziali.

Facciamo appello ai migranti, ai precari e alle precarie; agli operai e le operaie che ai migranti sono legati nelle fabbriche e lungo le catene transnazionali dello sfruttamento; ai lavoratori pubblici e privati, del terzo settore, della logistica; ai lavoratori autonomi di seconda generazione e partite Iva ; agli studenti e ricercatori che rifiutano i tagli e la mobilità; gli insegnanti, che rifiutano la degradazione della scuola pubblica e le politiche di subordinazione e discriminazione dei migranti cui il governo li vuole obbligare; ai rifugiati e ai lavoratori e lavoratrici dell’accoglienza che negli ultimi mesi hanno lottato contro le politiche dell’emergenza e dell’esclusione e contro la propria quotidiana precarietà; alle realtà impegnate in pratiche di mutualismo e accoglienza; al mondo dell’associazionismo impegnato contro le diverse forme del razzismo: tutte queste figure oggi divise possono trovare a partire dal primo marzo un'opportunità di conoscenza e unione delle lotte.

Aspettiamo in piazza tutti coloro che vogliano avviare percorsi duraturi per rovesciare la frammentazione delle condizioni sociali e di lavoro in una forza collettiva, rilanciando lo sciopero come strumento di lotta contro le pratiche di sfruttamento costruite intorno al lavoro migrante, alla gestione della mobilità e all’accoglienza.
Rivendichiamo insieme: diritto alla casa, salario minimo, reddito e welfare europei senza limitazioni legate alla cittadinanza, permesso di soggiorno europeo indipendente dal contratto di lavoro e dal reddito.

Un torto subito da uno è un torto subito da tutti!

Ci incontriamo martedì Primo Marzo in Piazza della Vittoria ad Empoli a partire dalle ore 17".

Aderiscono:

Cobas Empoli Valdelsa
Comunità in Resistenza/Csa Intifada
Laboratorio Sociale Iskra
Settembre Rosso
Castello a Sinistra
Fabricacomune per la sinistra Empoli
Partito Comunista d'Italia sezione di Empoli
Sì-Toscana a sinistra Empolese Valdelsa
Rifondazione Comunista
GEES (Gruppo Empolese Emisfero Sud)
FabricaComune Fucecchio
Lilliput Empoli

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