La Asl non paga. I lavoratori delle Terme di Casciana rischiano di rimanere senza stipendio. Il Comune di Casciana-Lari emette sostanzialmente un prestito. La peculiare situazione balza agli occhi dei Capigruppo di Forza Italia Stefano Mugnai e Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ed ecco: scatta l’interrogazione alla giunta regionale. Per chiedere due cose: intanto una verifica di legittimità sul fatto che un Comune faccia da cassa per una società partecipata, ok, ma di diritto privato. E poi per capire se la Regione pensi di intervenire presso la Asl insolvente per veder di sbloccare la situazione.
Con ordine: «La Asl – ricostruiscono Mugnai e Donzelli nel loro atto – non paga le fatture di ottobre e novembre alle Terme di Casciana mettendo a rischio gli stipendi dei lavoratori dell’Azienda termale. La Asl attribuisce la responsabilità di questa situazione all’accorpamento delle Asl toscane, che avrebbe creato un’insolvenza di 350 mila euro a fronte di un bilancio di 4 milioni. Il Comune di Casciana Terme Lari ha deliberato il prestito di 87.000 a Bagni di Casciana SrL, partecipata al 100% da Terme di Casciana SpA, fatto salvo l’obbligo delle stesse alla restituzione della somma entro 30 giorni».
Nei quesiti, a cui i due capigruppo chiedono risposta scritta, Mugnai e Donzelli vogliono sapere «se sia legittimo, per un Comune, assurgere alla funzione di Banca nei confronti di una Società di diritto privato, seppur partecipata, al fine di pagarne gli stipendi» e «se la Regione intenda adottare opportuni provvedimenti nei confronti dell’Asl vista l’insolvenza nei confronti delle Terme di Casciana».
Fonte: Consiglio regionale della Toscana