Caffè letterario con Giovanna Del Giudice, psichiatra che lavorò con Basaglia

Giovanna Del Giudice

Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel ‘Servizio psichiatrico di diagnosi e cura’ di Cagliari, legato al letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.

Questo sarà l’argomento del prossimo “Caffè Letterario”, organizzato dalla biblioteca comunale ‘Renato Fucini’ in stretta collaborazione con l’associazione culturale L’Acqua in gabbia di Vinci. Appuntamento venerdì 26 febbraio 2016 alle 18, nel Cenacolo degli Agostiniani, via dei Neri 15 a Empoli, con la scrittrice Giovanna Del Giudice ed il suo libro “… E tu slegalo subito”, in cui  la sua straordinaria passione per la dignità umana, si confronta con la questione radicale della contenzione in psichiatria nella quale è in gioco la dignità dei pazienti.

Legare una persona a un letto è una pratica che viola i diritti umani e non può essere considerata una terapia.

LA SCRITTRICE - Giovanna Del Giudice, medico psichiatra, inizia a lavorare nell’ospedale psichiatrico di Trieste nel 1972, quando Franco Basaglia ne è direttore. Partecipa all'intero processo di deistituzionalizzazione e alla costruzione dei percorsi della salute mentale di comunità, con particolare attenzione alle tematiche di genere. E' stata direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Caserta e di Cagliari e consulente per la salute mentale in altre regioni italiane. Autrice di numerose pubblicazioni, coordina progetti di cooperazione internazionale sui temi della salute mentale. È presidente dell'Associazione Conferenza permanente Franco Basaglia per la salute mentale nel mondo dal novembre 2013.

INTRODUZIONE AL LIBRO DI EUGENIO BORGNA - Eugenio Borgna è uno psichiatra italiano. È stato libero docente alla "Clinica delle malattie nervose e mentali" dell'Università degli Studi di Milano ed è primario emerito di psichiatria dell'Ospedale Maggiore di Novara; ecco un passo della sua introduzione al volume:

“Il libro, straziante e bellissimo, di Giovanna Del Giudice, percorso da una straordinaria passione della dignità umana, e da una sconvolgente descrizione di fatti che crudelmente la lacerano, si confronta con la questione radicale della contenzione in psichiatria nella quale è in gioco la dignità dei pazienti.

[…] Nell’area di una psichiatria indifferente ai valori della interiorità, e incentrata esclusivamente sulle terapie farmacologiche, rinasce nondimeno ogni volta la tentazione di utilizzare la contenzione senza farsi tante domande sulla sua frantumata fondazione etica.

[…] La contenzione frantuma ogni dimensione relazionale della cura, e fa ulteriormente soffrire esistenze lacerate dal dolore, e dall’isolamento; e la contenzione scende come lacerante ghigliottina sulla loro vita psichica: ricolma di sensibilità e di fragilità, di nostalgia della vita e della morte.”

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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