
La recente vicenda che ha coinvolto Ivan D’Auria, l’insegnante di Judo del CUS Pisa che ha sventato un furto in città, impone una seria riflessione sull’importanza della conoscenza delle arti marziali e sulla qualità del loro insegnamento. D’Auria, cintura nera di Judo e Ju Jitsu, ha inseguito per 300 metri e poi immobilizzato per vari minuti, fino all'arrivo delle forze dell'ordine, un ladro colto in flagrante, che nel frattempo incitava un amico ad estrarre il coltello.
Per tale gesto il Prefetto di Pisa ha proposto la nomina a Cavaliere della Repubblica. L’episodio, oltre a mettere in evidenza le grandi qualità morali e civili di Ivan, sottolinea la grande utilità di ciò che egli insegna al CUS Pisa. La filosofia del Judo e delle altre arti marziali tradizionali (come per esempio Ju Jitsu, Katate o Kung Fu), non è quella di "offendere" l'avversario ma quella di neutralizzarlo, limitando al minimo i danni provocati.
Il principio base è quello di sfruttare la forza ed i movimenti stessi di chi ci troviamo ad affrontare per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Le arti marziali non sono solo un insieme di tecniche ma racchiudono principi e valori dai quali non si può prescindere: lealtà, rispetto, amicizia.
Per ottenere risultati tangibili occorre comunque molta pratica, impegno e costante allenamento. Tutti i corsi di arti marziali al CUS Pisa, aperti sia a studenti universitari che a non studenti, sono tenuti da istruttori qualificati e molto preparati che sanno dare ai propri allievi una preparazione ed un livello di coscienza dei propri mezzi tali da poter affrontare situazioni reali e difficili con un'adeguata lucidità e sangue freddo, valutando quale sia la migliore strategia da utilizzare di volta in volta. Le arti marziali non insegnano ad essere invincibili ma sono sicuramente utili in caso di reale e concreto bisogno.
In ogni caso, come sottolinea lo stesso D'Auria, in situazioni di pericolo tipo quella che lo ha coinvolto, è sempre meglio non esporsi in prima persona, limitandosi ad osservare e riferire alle forze dell'ordine in quanto, a prescindere dalle qualità individuali, il rischio che qualcosa possa andare storto è sempre in agguato e può derivare da variabili che non siamo grado di gestire.
Fonte: Centro Universitario Sportivo Pisa
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