Mercoledì 17 febbraio. Paolo Rossi, talento naturale del panorama artistico contemporaneo, ha portato sul palco del Teatro Excelsior di Empoli La Recita di Versailles, riscrittura dell’opera di Molière L’Impromptu de Versailles, riscuotendo un meritato tutto esaurito. Del resto la rielaborazione della drammaturgia è stata affidata, oltre a Rossi, a un regista e autore di grande successo come Giampiero Solari, e al giovane drammaturgo, già designato dai più come erede di Strehler e Ronconi, Stefano Massini.
A sipario aperto la compagnia teatrale, già attiva sul palco, ha accolto gli spettatori. Improvvisando, mettendo in scena, provando… Perché proprio di questo si tratta. Muovendosi su un palco scarno, Paolino Molerino, come Rossi stesso si è definito, e la sua compagnia devono mettere in scena i personaggi delineati dall’autore mescolandoli magistralmente a elementi biografici che lo riguardano in prima persona. Nello spettacolo trova ampio spazio, come già detto, l'improvvisazione unita a stralci tratti dal "Misantropo", dal "Tartufo" e dal "Malato immaginario" oltre a scoppiettanti parodie riguardanti tematiche di stretta attualità e a quelli, poi, che sono elementi di vita quotidiana di una compagnia d’artisti. Così, per due ore di spettacolo, Molière stesso va in scena, in una recita che va messa su di fretta, in poche ore, per il re di Francia. Teatro nel teatro dunque, con artisti e musicisti che fanno bella mostra della loro arte battendosi in una vera lotta contro il tempo. «Noi non recitiamo», esclama Rossi nel prologo «siamo persone vere», aggiunge, «con gelosie, mal di testa, vuoti di memoria. Del resto, meglio qui che in sala operatoria» cita infine l'amico Janacci... Insomma una prova aperta dove una compagnia teatrale, quasi una famiglia, prova, recita, discute, vive. Tutto alla continua ricerca dello spettacolo perfetto, del capolavoro, dell'eccellenza.
Un vero e proprio viaggio nella commedia dell'arte, questo racconto di un dietro le quinte dove di quinte non ce ne sono. Senza dubbio una commedia divertente, irriverente, pungente, frutto dell’affiatamento giocoso tra i membri del ricco cast d’eccellenza. Impareggiabile, poi, come sempre Rossi che con la sua genialità comica è indiscusso re della satira mescolando passato e presente in modo sublime. Indimenticabile soprattutto la gag in cui veste i panni di un inarrestabile Papa/Che Guevara. Quello che strappa, però, è un sorriso amaro perché la realtà a volte è ben più comica della finzione .
Ad arricchire la performance le canzoni originali composte da Gianmaria Testa ed eseguite dal vivo dai Virtuosi del Carso.
Senza dubbio uno spettacolo da vedere. E rivedere.
Il Cast: Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Irene Villa, Karoline Comarella, Paolo Grossi.