Giovani disabili tra formazione e lavoro, una risorsa per le aziende

C'è chi lavora nel settore della pelletteria, chi si adopera nel campo grafico e nella vendita di prodotti ecosostenibili; chi ha trovato impiego presso un'officina meccanica. Sei ragazzi diversamente abili hanno intrapreso un percorso di educazione al lavoro nei quattro Comuni del Chianti fiorentino grazie alle azioni del progetto Vai. Si tratta di unprocesso di integrazione lavorativa rivolto ai giovani diversamente abili condotto nell'area fiorentina sud est dall'Unione comunale del Chianti Fiorentino che da pochi mesi ha assunto le redini, come ente capofila.

Offrire opportunità di formazione e lavoro ai disabili e dare risposte al tessuto economico e produttivo in cerca di personale. E' questo l'obiettivo del progetto, gestito dalla Cooperativa sociale Arca, finalizzato ad attivare uno specifico percorso professionalizzante che spazia dallo stage educativo, attivato durante l'ultimo anno della scuola media superiore, al tirocinio di orientamento e a quello mirato all'assunzione. Sono le fasi su cui si articola l'intervento che coinvolge disabili tra i 18 e i 35 anni, iscritti al collocamento delle categorie protette, con lieve disabilità.

“Il primo step – spiega l'assessore alle Politiche sociali dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino Giulia Casamonti - si concentra sullo stage osservativo effettuato in ambito scolastico, il secondo permette al disabile di condurre le sue prime esperienze lavorative ed acquisire specifiche competenze a seconda delle proprie attitudini, la terza e ultima fase consiste nell'attivazione di un tirocinio finalizzato all'assunzione presso un'azienda o un ente pubblico, in collaborazione con la Città Metropolitana che ne assume la titolarità mentre il progetto Vai si propone come partner e mette a disposizione il proprio tutor”.

I tirocini formativi sono monitorati settimanalmente dall'educatore professionale che svolge la funzione di sostegno e accompagnamento della persona nel suo percorso di crescita e consulenza al contesto lavorativo. Per le aziende non ci sono oneri economici. E' il Comune di appartenenza ad occuparsi dello stagista sotto il profilo dell'assicurazione e del gettone di presenza giornaliero. “Sono convinta che questa opportunità abbia una doppia valenza – prosegue l'assessore – da un lato offre al disabile la possibilità di acquisire autonomia attraverso un impiego professionale, dall'altro permette alle aziende di considerare i giovani una risorsa economica, per questo invito gli imprenditori del nostro territorio a proporsi quali nostri partner in questo importante percorso di integrazione occupazionale”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino - Comuni di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa

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