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Chianti e Palestina: una nuova strada nel cammino internazionale, gemellaggio con Battir

Battir, antica perla della Palestina, cinquemila anni di storia alle spalle, una ricchezza culturale che guarda lontano, in bilico tra archeologia, paesaggio e ambiente, riconosciuta a livello internazionale tanto da accedere nel 2014 all'Olimpo dei siti patrimonio dell'umanità e un bilancio annuale di 100mila presenze turistiche. San Casciano, terra di vino, crocevia di arte e cultura, un brand famoso in tutto il mondo e un appeal turistico, in graduale crescita, che favorisce la conoscenza di un importante patrimonio di risorse, tradizioni enogastronomiche ed emergenze tra le più significative della Toscana, attestate dalla presenza di siti preistorici, etruschi e romani e tesori dell'arte medievale e rinascimentale.

Tante le affinità che legano il territorio palestinese e quello chiantigiano sancite ieri da un patto di gemellaggio che annulla i 5000 km di distanza e mette insieme due sindaci che lavorano per la pace: Massimiliano Pescini e Akram Bader. Il Chianti e la Palestina hanno inaugurato ufficialmente il loro percorso istituzionale. Il documento è stato sottoscritto nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella sala della biblioteca comunale alla presenza degli amministratori comunali, di Massimo Toschi, in rappresentanza della Regione Toscana, Simone Gheri, segretario generale Anci Toscana, Stefano Fusi, delegato Anci Cooperazione internazionale e gli assessori di San Casciano Chiara Molducci e Roberto Ciappi.

“E' l'inizio di una fattiva collaborazione con Battir – ha dichiarato il sindaco Massimiliano Pescini - il percorso coinvolgerà le comunità attivamente nello sviluppo di progetti finalizzati alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, alla conoscenza delle rispettive tradizioni legate all'artigianato e all'attività di formazione nel settore turistico e di promozione del territorio, lavoreremo per la costruzione di una relazione virtuosa guidata da obiettivi concreti legati ai temi della pace, della tolleranza e del dialogo”. Un cammino pienamente condiviso dal rais Bader, sindaco da 19 anni con un impegno politico teso ad evitare la costruzione di muri tra i popoli e a valorizzare le potenzialità culturali e turistiche di Battir, cittadina abitata da 4000 abitanti a sud di Gerusalemme. “Per noi l'avvio di questo percorso rappresenta un grande momento di festa anche perché amiamo il popolo italiano – commenta il sindaco Akram Bader - da anni lavoro alla creazione di una rete di relazioni tra i comuni palestinesi e toscani con l'obiettivo di consolidare l'amicizia con i paesi del Mediterraneo della cui esperienza e del cui sostegno abbiamo un bisogno reale”.

Anche la Regione Toscana vanta un impegno storico nella cooperazione tra comuni toscani e palestinesi. “A fronte dell'aggravarsi della situazione in Siria – aggiunge Massimo Toschi - il rischio è che il conflitto israelo-palestinese passi in secondo piano, il gesto di San Casciano vuole al contrario ricordarlo e tenere alta l'attenzione sulla questione”. Il percorso condotto attraverso la rete istituzionale è un tema di primo piano anche per l'Anci Toscana. “San Casciano - continua Simone Gheri - rappresenta il caposaldo di un progetto che porteremo avanti nei prossimi mesi e che si basa sulla costruzione di un percorso di collaborazione tra i comuni toscani e i comuni palestinesi”. “Abbiamo bisogno di fare costante informazione nei nostri territori e attraverso le scuole – sono le parole di Stefano Fusi – anche nel piccolo e nella quotidianità il nostro lavoro deve essere teso a dire no alle guerre e garantire i diritti in tutte le aree del mondo”.

 

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