Circa 1.500 esposti all'anno per Arpat: i dati del periodo 2013-2015

Sono circa 1500 ogni anno. Prevalentemente riguardano emissioni in atmosfera (compresi gli odori), il rumore, l'inquinamento delle acque ed i rifiuti.

Nel Regolamento sul procedimento amministrativo e per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni ambientali dell'Agenzia, sono indicate le regole alle quali l’Agenzia si attiene per la gestione degli esposti e delle segnalazioni da parte dei cittadini.

È possibile presentare all'Agenzia esposti/segnalazioni con varie modalità.

All'inizio del 2013 è stata adottata una specifica istruzione operativa del Sistema di gestione certificato ISO 9001:2008. Tale documento definisce in dettaglio come devono essere gestiti gli esposti/segnalazioni ambientali dei cittadini.

Secondo questa istruzione operativa, il responsabile della struttura territoriale competente valuta l’esposto/segnalazione, decidendo il da farsi. A seguito di ciò, l’URP inoltra una comunicazione all’esponente nel termine di 30 gg dal ricevimento della segnalazione.

Qualora poi sia deciso di effettuare un sopralluogo sul campo, la struttura tecnica di ARPAT che la effettua, a compimento degli accertamenti, dovrà inviarne gli esiti (la relazione di sintesi dell'ispezione ambientale effettuata) agli esponenti, così come all'ente locale competente ed all'azienda controllata.

Sempre nell'ambito di questa procedura è stato definito un apposito elenco che riporta, per ciascun aspetto ambientale che origina l'esposto, l'ente a cui si può inviare la segnalazione ed i casi in cui ARPAT può intervenire direttamente.

I dati riportati nella presente ARPATnews sono riferiti alla gestione degli esposti seguita dall'URP dell'Agenzia negli anni 2013-2014-2015, ed i dati sono stati ricavati dal sistema documentale utilizzato in Agenzia (freedocs).

Complessivamente risultano essere stati gestiti negli ultimi tre anni circa 1.500 esposti e segnalazioni, con una lieve tendenza alla diminuzione: 1446 (2015), 1514 (2014), 1553 (2013).

Gli esposti/segnalazioni possono essere di competenza

del dipartimento territorialmente competente
a livello di Area Vasta sono trattati gli esposti che richiedono interventi tecnici di carattere specialistico.

A quasi il 99% degli esposti presentati è stata fornita una risposta, che è avvenuta nei tempi previsti dalla citata procedura (30 giorni) con una rispondenza crescente ne triennio.

Riguardo alle tematiche cui si riferiscono gli esposti, si osserva che vi è una prevalenza di quelli che si riferiscono alle emissioni in atmosfera - aria (che riguardano non solo le emissioni industriali, ma anche le lamentele per maleodoranze, polveri, ecc.), seguiti dall’inquinamento acustico. Di seguito troviamo la categoria che raccoglie le problematiche inerenti sia agli scarichi idrici che alle situazioni di inquinamento dei corsi d’acqua, ecc. Peraltro risultano anche significative le situazioni riguardanti i rifiuti e l’amianto. Piuttosto ridimensionato, rispetto al recente passato, sembra essere l’attenzione nei confronti dei campi elettromagnetici (che comprende sia le stazioni radio base che gli elettrodotti).

Di particolare rilevanza è anche il dato relativo all’esito dei pratiche di esposti terminate. DaI dati rilevati si evidenzia come, a seguito degli accertamenti, siano state verificate violazioni di legge in proporzione prevalentemente a seguito di esposti inerenti i rifiuti, anche se sono state formulate osservazioni, e quindi situazioni da correggere, soprattutto in relazioni ad emissioni in atmosfera e inquinamento della risorsa idrica.

L'ARTICOLO COMPLETO CON ALLEGATE LE TABELLE

Fonte: Arpat

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