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Fiumi in piena, nel corso della mattinata passa la paura. Straripamento dell'Egola a La Serra

Arno a Capraia (foto Stefano Allegri)

È migliorata in mattinata la situazione dell'Arno nell'Empolese. L'acqua ha raggiunto un importante livello mettendo molte persone in apprensione. Alle 12 comunque i livelli idrometrici sono in calo su quasi tutto il reticolo grazie al passaggio della piena a Montelupo‬ Empoli‬ e Fucecchio‬. Lo fa sapere il sindaco delegato alla Protezione Civile, Paolo Masetti, su facebook. Stamani, martedì 16 febbraio, a Castelfiorentino era stata chiusa via Samminiatese nella frazione Dogana e a Mulino di Granaiolo per piccoli allagamenti della sede stradale. L'Arno stamani aveva superato il primo livello di guardia a Signa, secondo i dati del servizio di piena della Città Metropolitana.

Per quanto riguarda Gambassi Terme sono stati effettuati monitoraggi sull'Elsa e i suoi affluenti come il torrente Casciani a Badia a Cerreto, rio Arnese e rio Petroso a Casenuove. Nella Zona del Cuoio si segnala uno straripamento dell'Egola in località La Serra (San Miniato) le cui acque hanno allagato la strada provinciale 39 nel corso della notte. Stamani comunque la situazione è tornata alla normalità.

L'ondata di piena dell'Elsa ha attivato lo scolmatore di Castelfiorentino e la cassa di espansione di Madonna della Tosse, in manutenzione al Consorzio di bonifica del Medio Valdarno, andando ad interessare il primo settore, mentre nell'Empolese i fossi e rii minori, oggetto nei mesi scorsi della consueta campagna di manutenzione ordinaria da parte del Consorzio, si sono riempiti fino al ciglio senza alcuna fuoriuscita riscontrata.

Nel Chianti sono tornate a gonfiarsi la Pesa e la Greve, ma a preoccupare maggiormente è stata l'Ema che intorno alla mezzanotte aveva superato già il primo livello di guardia mentre la pioggia continuava incessante. Nella Piana Fiorentina e nel Pistoiese al raggiungimento dei livelli di guardia sono entrati in funzione gli impianti della Viaccia, che ha avviato la chiusure delle paratoie alle ore 4.51 per poi far entrare in funzione le pompe idrovore, a tutt'oggi accese, per tenere sotto controllo i livelli dei canali di acque basse della piana fiorentina in riva destra d'Arno.

Chiuse le porte vinciane, entrata l'acqua nella adiacente cassa di espansione ed attivato anche l'impianto idrovoro di Castelletti, recentemente potenziato dal Consorzio per un totale di 5 pompe idrovore, fondamentale per sollevare e scaricare in Ombrone il reticolo di bonifica che viene da Prato, Signa e Campi Bisenzio. Nel Pistoiese, infine, sono state attivate le pompe idrovore del Fosso Senice, Fosso delle Galigane ed in corrispondenza della cassa in loc. Olmi, nel comune di Quarrata, mentre i livelli idrici nel T. Ombrone al momento consentono lo scarico naturale delle acque del Fosso Quadrelli. Le pompe accese verranno monitorate costantemente dal Consorzio e spente non appena i livelli idrici lo consentiranno.

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