"Sono qui per rendere onore ai ricercatori che hanno reso possibile la straordinaria scoperta dell'esistenza delle onde gravitazionali che aprirà sviluppi importanti per il nostro futuro e i cui effetti al momento siamo perfino poco in grado di valutare. Trovo straordinario che qui a Cascina operi un centro di eccellenza mondiale e voglio ricordare che la presenza di questa struttura si deve al mio amico e compagno Gino Nunes, allora presidente della Provincia che la volle fortemente nonostante tante opposizioni".
Il presidente della Regione, Enrico Rossi, è venuto di persona ad Ego, l'European gravitational observatory di Cascina, dove c'è Virgo, il rivelatore interferometrico di onde gravitazionali che fa parte di un network mondiale di strutture simili e i cui ricercatori hanno annunciato ieri di aver trovato la prova dell'esistenza delle onde gravitazionali.
Accompagnato dal direttore di Ego, Federico Ferrini, e dal ricercatore dall'Istituto di fisica nucleare di Pisa, Franco Frasconi, Rossi ha visitato la struttura, complimentandosi con i ricercatori e ricevendo spiegazioni sulla straordinaria scoperta che segna una data storica per la fisica mondiale.
Era il 14 settembre scorso quando in due interferometri simili a Virgo, situati nello stato di Washington e in Louisiana, si sono registrati gli effetti di uno scontro cosmico avvenuto 1,3 miliardi di anni luce fa in qualche parte di quel 5% di universo che al momento siamo in grado di esplorare con gli attuali telescopi e radiotelescopi.
Grazie alla messa in rete in tempo reale dei dati registrati dagli interferometri statunitensi, anche a Cascina, dopo i primi momenti di scetticismo, si è cominciato ad esaminare i dati. Ai 1004 ricercatori di 4 continenti ci sono voluti alcuni mesi e ben 50 milioni di ore di tempo- computer per le necessarie verifiche che hanno permesso di giungere alla certezza annunciata ieri.
A Cascina si sta lavorando al miglior posizionamento di quello che può essere definito il Virgo di seconda generazione, l'implementazione dell'interferometro che, come spiegano i ricercatori, si conta di allineare etro il prossimo settembre per continuare nelle osservazioni e soprattutto per mettersi in sincrono con i due strumenti statunitensi, così da determinare trigonometricamente anche la direzione da cui arriveranno le prossime onde gravitazionali rilevabili. Grazie alla seconda generazione di inteferometri e al lavoro dei ricercatori entro i prossimi due o tre anni si conta di riuscire ad osservare altri eventi come quello del settembre scorso, aumentandomla probabilità di osservazione di questi fenomeni.
"Mi pare un risultato straordinario - è stato il commento del presidente Rossi - che annuncia una dilatazione dei nostri sensi e delle conoscenze dell'universo. Uno sforzo scientifico e di ricerca di cui siamo orgogliosi. Ci mantiene in collegamento e al livello delle migliori intelligenze mondiali che vogliamo continuare a sostenere, forti di una tradizione scientifica che qui in Toscana affonda le sue radici fino a Galileo".