
Due attori principali della vita economica, sociale, lavorativa del territorio del Chianti Classico, che negli anni hanno sempre collaborato mantenendo rapporti improntati alla stima e al rispetto reciproco, che nel 2016 si uniranno in maniera più stretta per celebrare degnamente un anniversario speciale.
E’ quello del Chianti Classico, il vino che festeggia i suoi trecento anni di storia da quel 24 settembre 1716, quando il Granduca Cosimo III de’ Medici decise di delimitare con un bando, per la prima volta nella storia, alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità.
E le tantissime e prestigiose attività, allestite dal Consorzio Vino Chianti Classico per questa occasione straordinaria, verranno accompagnate per tutto il 2016 da ChiantiBanca. Che con uno sforzo mirato all’occasione veste i panni di main sponsor dell’intera manifestazione.
ChiantiBanca, è bene ricordarlo, nella sua anima originaria, ha unito il territorio del Chianti Classico fiorentino (Banca del Chianti Fiorentino) con quello del Chianti Classico senese (Bcc di Monteriggioni), con una fusione che nel 2010 ha segnato la pietra angolare alla base della nascita di un nuovo percorso.
Una banca toscana in terra di Toscana. Che ha, ovviamente, fra i punti di riferimento quello delle eccellenze agro-alimentari: il sostegno di ChiantiBanca alle imprese agro-alimentari è infatti uno dei cardini dell’attività dell’istituto di credito.
Un po' di numeri: il credito erogato alle aziende di questo settore ha superato nel 2015 i 150 milioni di euro, per un totale di quasi 1.800 aziende clienti servite.
Un legame, quello di ChiantiBanca con il mondo dell’agricoltura, dell’olio e del vino, da sempre saldissimo. Pieno di spunti qualitativi e interessanti.
Proprio in questi giorni, ad esempio, è stato dato l’estremo saluto a Giacomo Tachis, il maestro degli enologi, creatore di vini che hanno fatto la storia: sarà ChiantiBanca, con la sua Fondazione, a custodire la preziosa eredità della biblioteca di Tachis, contenente libri eccezionali e documenti inediti (oltre 3.500 in tutto). E a metterla a disposizione della comunità.
“Il 2016 – dice il direttore generale del Consorzio Vino Chianti Classico Giuseppe Liberatore – è un anno importantissimo per noi. Fa piacere aver trovato lungo la strada un partner come ChiantiBanca, che opera nel nostro stesso territorio, che ha deciso di percorrere questo tratto insieme al Consorzio”.
“Quando si è palesata questa occasione – sono le parole del direttore generale di ChiantiBanca Andrea Bianchi – l’abbiamo colta al volo. Siamo contenti perché celebriamo la denominazione più importante del territorio che rappresenta il nucleo storico della nostra operatività. Qui siamo nati e abbiamo posto le basi”.
“La partnership con il Consorzio Vino Chianti Classico – conclude Bianchi – rappresenta quindi anche un modo per rafforzare i nostri legami con il territorio e con le aziende che vi operano. Oltre a legarci con un marchio di eccellenza, al quale speriamo di poter dare anche noi il nostro valore aggiunto”.
DALL'ANSA
Bianchi (Chiantibanca): "Credito deteriorato motivo di valutazione costante"
"Quello del credito deteriorato è un tema che è motivo di valutazione costante, al di là della riforma. E' un tema che è parte centrale del Piano industriale con la fusione a tre che è al vaglio dell'organo di vigilanza e quindi siamo in attesa dell'autorizzazione da parte di Banca d'Italia che valuterà anche su questo". Lo ha detto il direttore di Chiantibanca, Andrea Bianchi, rispondendo ai giornalisti, sulla fusione con la Bcc di Pistoia e la Bcc Area Pratese. "Per noi, evidentemente, l'operazione è sostenibile altrimenti il consiglio di amministrazione non la votava e non faceva istanza", ha aggiunto parlando a margine di una conferenza stampa del Consorzio Chianti classico.
"Nel 2015 utile importante"
Chiantibanca approverà il bilancio 2015 nell'assemblea di aprile, quella nel corso della quale i soci dovrebbero chiamare alla presidenza Lorenzo Bini Smaghi. Il direttore, Andrea Bianchi, conferma però che i risultati sono positivi, "sul piano economico ci sarà un utile netto importante, in linea con quello del 2014, nonostante gli interventi effettuati per i salvataggi delle altre banche di credito cooperativo e anche della altre banche di credito ordinario". "Posso dire che la raccolta diretta è cresciuta di circa 120 mln (oltre il 6%), gli impieghi sono cresciuti dell'+8%, il nuovo credito erogato è stato di 200 milioni".
Chiantibanca: "Non avere la politica in casa è la nostra bandiera"
"E' una provocazione che ci fa anche un po' arrabbiare". Così il direttore generale di Chiantibanca, Andrea Bianchi, risponde a quanti oggi hanno detto che l'istituto è vicino al Governo Renzi. "Noi abbiamo fatto una bandiera, e forse andiamo bene anche per quello, di non avere la politica in casa - ha concluso -. Aiutiamo gli Amministratori locali, perché su progetti che interessano loro credo sia doveroso per una banca di questo tipo farlo. Ma queste affermazioni, forse, sono rivolte ad altre banche, noi non le sentiamo nostre".
La biblioteca dell'enologo Giacomo Tachis alla Fondazione Chiantibanca
Sarà la Fondazione Chiantibanca a custodire la biblioteca di Giacomo Tachis, uno dei maestri enologi scomparso lo scorso 6 febbraio. Lo ha annunciato il direttore di Chiantibanca Andrea Bianchi nel corso della conferenza stampa di presentazione, insieme al direttore del Consorzio Chianti Classico Giuseppe Liberatore, degli eventi che accompagneranno la celebrazione dei 300 anni dal bando del Granduca Cosimo III dei Medici che, di fatto, è considerato come la nascita del Consorzio stesso. "E' un patrimonio immenso, oltre 3.500 libri e documenti - ha spiegato Bianchi - tantissimi di vino e di ricette, ma non solo, e manoscritti dello stesso Tachis. Il nostro obiettivo è metterlo a disposizione della comunità". La donazione era stata decisa, come è stato spiegato, già nel 2012. Tachis era un socio di Chiantibanca che ha già catalogato tutto il materiale.
Il Chianti Classico ricorderà il 300esimo dal bando di Cosimo III
Sarà un grande spettacolo per 1.000/1.200 persone, al nuovo Teatro dell'Opera del Maggio musicale, a chiudere il prossimo 24 settembre le manifestazioni per i 300 anni dal bando del Granduca Cosimo III che, il 24 settembre 1716, delimitò per la prima volta nella storia alcuni territori particolarmente vocati alla produzione di vino di alta qualità. Tanti gli appuntamenti che nel corso del 2016, come spiegato dal direttore Giuseppe Liberatore, accompagneranno "questo anniversario", di fatto la nascita del Consorzio: da una presenza particolare al Vinitaly alla tappa del Giro d'Italia del 15 maggio, "una cronometro che si svolgerà tutta nel nostro territorio, da Radda a Greve, e che gli organizzatori - ha detto Liberatore - hanno accettato di chiamare Chianti classico". Il 24 settembre, prima del concerto che sarà diretto da Zubin Metha, ci sarà un importante "appuntamento in Palazzo Vecchio dove saranno presentati anche i dati di uno studio che Mediobanca sta facendo sull'Area del Chianti classico, non solo sul vino", e "un brindisi in diretta con le ambasciate europee e nordamericane". A Firenze, in via Tornabuoni (la strada dello shopping), tutte le vetrine avranno il simbolo del Gallo Nero che sarà sistemato, "e in questo caso in grandi dimensioni, anche in tutti i comuni dell'area", ha spiegato il direttore. Il Consorzio ha in programma anche una campagna pubblicitaria su internet, sui blog, sulla stampa. Mainsponsor sarà Chiantibanca che, ha spiegato il suo direttore generale Andrea Bianchi, "oltre ad essere nata nel Chianti, e quindi ad avere un rapporto particolare con questo territorio, nel 2015 ha erogato 150 milioni di euro alle aziende del settore dell'agroalimentare, settore nel quale serve circa 1.800 aziende".
Fonte: Ufficio Stampa
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