
Di seguito la lettera inoltrata a varie autorità per i problemi vissuti dal Personale di Polizia Penitenziaria in servizio sull'Issola carcere di Gorgona.
Egregio Provveditore,
è necessario tornare a sollecitare un intervento della S.V. sulla situazione che vede ormai decretata da
tempo la soppressione dell’ex Casa Reclusione di Gorgona Isola e la trasformazione della stessa in Sezione
Staccata delle Casa Circondariale di Livorno.
Non appena venne decisa questa modifica la FNS CISL, anche tramite la propria Segreteria Nazionale,
chiese di regolare una serie di questioni che non possono considerarsi concluse con la semplice decretazione
formale, anche perché dietro una tale decisione non sono stati emanati i necessari provvedimenti attuativi.
Ci riferiamo alla definizione della perdita di Sede del Personale che risultava ed ancora risulta assegnato
all’Isola di Gorgona, Personale che era destinatario di una specifica tutela prevista dal DCD sulla Mobilità
nazionale a domanda. Tale criterio è ancora applicato e nel diritto dei Colleghi ?
Tale criterio rimarrà applicabile anche per le future assegnazioni, visto che comunque l’Amministrazione
qualcuno dovrà inviare sull’isola a fare servizio per sostituire i colleghi che escono per effetti delle varie
situazioni contrattuali ?
La Direzione della Casa Circondariale di Livorno, che si è ritrovata a farsi carico di un Istituto in più, ha
chiesto più volte come dover gestire la situazione visto che una tale modalità non si era mai registrata e che
le stesse OO.SS. del Personale – non ricevendo risposte dai vari livelli dell’Amministrazione Penitenziaria –
non si rendono disponibili a contrattare in un quadro di ambiguità come quello creato.
Se da un lato venne decretata la soppressione della Casa Reclusione, per altro verso le gestioni rimangono
separate con la C.C. di Livorno. Basti pensare che il DAP non revoca e non definisce la questione
“Comandante di Reparto”, visto che un Funzionario del Corpo rimane a Livorno ed uno a Gorgona, ognuno
con il proprio decreto relativo all’incarico di Comandante. Ma non è un solo Istituto ?
Ma anche sulla gestione detenuti non risulta chiara la situazione visto che gli spostamenti tra le diverse
“sezioni” della C.C. di Livorno, compresa quella “staccata”, non vengono lasciate alla discrezionalità della
Direzione Livornese ma vengono gestite anche dal Suo Ufficio.
Ed infine arriviamo al problema dei problemi: il sistema di collegamento tra l’Isola di Gorgona e la
Terraferma. Lo stesso Ministero della Giustizia ed il DAP ipotizzano, nell’ambito del progetto di
riorganizzazione dell’Amministrazione, che in Italia vengano mantenute solo le Basi Navali del Corpo di
Polizia Penitenziaria di Venezia e di Livorno. Però la stessa Amministrazione consente il permanere di una
flotta in maggior efficienza sull’Isola d’Elba, per favorire i collegamenti con Pianosa dove il Carcere è
CHIUSO dal 1998, mentre la Base Navale di Livorno – unica soluzione dei collegamenti tra l’Isola di
Gorgona e la terraferma – mancando ogni altra forma di trasporto pubblico, versa in pessime condizioni, sia
per quanto riguarda la flotta natanti, sia per la sempre più ridotta dotazione organica di Personale, sia per le
scarse risorse economiche assegnate.
Che Amministrazione è, quella che lascia il Personale isolato su Gorgona, senza nessun collegamento
ormai dal giorno 6 febbraio e così fino a quando permangono condizioni meteo marine avverse ?
Persone abbandonate a se stesse, segregate su Gorgona senza poter uscire e raggiungere i propri familiari.
Isolate a Gorgona dove non esiste nessun esercizio commerciale e turistico, nessun presidio sanitario,
nessuna farmacia, ufficio postale o banca, nessun cinema, nulla di nulla.
E l’unica struttura di benessere (se così la vogliamo definire) lo Spaccio, rimane sovente chiuso per
carenza di Personale. Tutto ciò riconoscendo al Personale di Gorgona una “indennità di Sede Disagiata”
pari ad € 1 (uno) al giorno, identico riconoscimento a chi opera a Venezia, a Porto Azzurro, a Volterra, a
San Gimignano, Sedi dove chi risulta colà assegnato, una volta liberi dal servizio, possono almeno distrarsi
nel contesto sociale esterno dove si trovano.
E’ giunto il momento che su questa situazione si faccia chiarezza e si decida come volersi fare carico del
disagio che vivono i Lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria assegnati a Gorgona, perché questi non
hanno colpe da scontare. E’ il momento che siano coinvolte anche altre Istituzioni perché questi Colleghi
non sono solo Lavoratori, sono Cittadini e destinatari di diritti come Tutti lo siamo.
Per questo inoltriamo la presente lettera anche al Presidente della Regione Toscana, al Signor Prefetto di
Livorno, al Sindaco della Città, nella speranza che nessuno si dimentichi di loro !
In attesa di un riscontro si porgono cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Fabrizio CIUFFINI
Fonte: Ufficio Stampa
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