"Rispondo volentieri a quanto apparso sul Quotidiano Il Tirreno martedì 2 febbraio scorso in merito alla casa confiscata e alla richiesta di chiarezza sull'utilizzo formulata dall'opposizione consiliare.
I toni contenuti nell’interpellanza urgente proposta dai consiglieri di minoranza “Progetto Insieme” sono frutto di un equivoco e di una scarsa conoscenza dei procedimenti che regolano la materia. Ricordo, per chi non lo sapesse, che il procedimento di destinazione dei beni immobili oggetto di confisca è regolato dalle disposizioni del cosiddetto “codice antimafia” ed in particolare dall’art. 47 del Decreto Legislativo nr.159/2011 e che lo stesso viene assunto con delibera del Consiglio direttivo dell'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati (ANBSC).
In poche parole non vi è alcuna “partecipazione” o coinvolgimento del Comune fino a quando non sia ultimato l’iter di competenza dell’Agenzia stessa. La materia in questione infatti ricade in un ambito riservato alla potestà legislativa ed amministrativa esclusiva statale, senza che lo Stato stesso abbia l'obbligo di istituire meccanismi concertativi con il Comune (e/o la Regione).
Non solo: la norma citata prevede anche la sospensione del procedimento di destinazione del bene fino all'ultimazione del riparto delle somme spettanti agli eventuali creditori di buona fede. Come potrete comprendere il rischio di tempi lunghi (ed anzi indefiniti) è molto alto ed ecco perché in mancanza di notizie certe al riguardo dello stato di avanzamento dell’iter di destinazione del bene in questione, ogni iniziativa formale, istituzionale o compagna di comunicazione sarebbe risultata inopportuna ed inappropriata.
Giova anche ricordare, per chi non avesse ancora capito il funzionamento, che gli atti formali assunti dalla pubblica amministrazione, in questo caso dal Comune di Montopoli in V/A, sono tutti resi pubbici e consultabili, ma bisogna saperli consultare!
Ad oggi però non è stato nascosto nulla perchè non è stata assunta alcuna decisione da parte dell'Amministrazione Statale, né è previsto dalla legge che la Giunta e lo Stato possano assumere insieme decisioni.
Il Sindaco e la Giunta non hanno pertanto deciso la destinazione del bene confiscato perchè avrebbero compiuto atti illegittimi, dovendo attendere gli esiti del procedimento dello Stato. Il Sindaco e la Giunta, insieme agli organismi a ciò preposti si preoccupano giornalmente di tutelare i cittadini dalla criminalità e svolgono azione di sensibilizzazione rispetto ai temi della malavita organizzata, senza con questo fare inutili allarmismi o peggio ancora insinuare accostamenti con altre situazioni che nulla hanno a che vedere con il caso in questione. Ribadisco pertanto che ancora una volta l'opposizione dimostra di non essere in grado di orientarsi rispetto a situazioni e percorsi dettati dalla Legge. Vagheggiano immaginando sotterfugi inesistenti. Ma questa non è opposizione!"