Si è tenuta oggi, lunedì 8 febbraio, a Castelfiorentino la conferenza stampa indetta dalla Cgil Empolese Valdelsa in occasione delle prime 8 ore di sciopero proclamato dai lavoratori dell'Azienda La Falegnami.
La crisi all'interno dell'azienda di arredi di Castelfiorentino non nasce dal nulla: già a ottobre 2014 il sindacato si era interessato della situazione appesa a un filo per i lavoratori (nel 2012 90 su 102 erano in cassa integrazione). Ai tempi vigeva un contratto di solidarietà che metteva al lavoro gli operai per soli 2 o 3 giorni la settimana.
Le ultime decisioni dell'azienda stringono ancora di più la presa: un possibile licenziamento collettivo di 32 lavoratori (su 73 in totale), la messa in cassa integrazione straordinaria a zero ore senza rotazione ed il mancato anticipo dell’ammortizzatore sociale. Niente a che rivedere con il piano industriale di rilancio tanto atteso dagli operai e dai sindacati.
"Giovedì scorso - commenta Sergio Luschi della Cgil Empolese Valdelsa - abbiamo avuto l'assemblea con gli operai dove abbiamo sono state programmate le 8 ore di sciopero iniziate oggi. Domani alle 14 ci sarà un altro incontro all'Associazione Industriali in via Valfonda a Firenze . I lavoratori hanno indetto altre 8 ore di sciopero e terranno un presidio fuori dalla sede in contemporanea con l'incontro". Al fianco dei lavoratori è stato presente anche il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni.
Non solo proteste ma anche proposte. "Il 3 marzo scadrà il contratto di solidarietà - continua Luschi -, noi siamo convinti che sia necessario continuare a utilizzare questo strumento. L'azienda è sana dal punto di vista finanziario. Capiamo la contrazione del mercato, certo, ma si possono mettere in campo altri strumenti. Da bilancio solo il 2% del fatturato viene con estero, ci sono delle potenzialità da sfruttare anche con i canali della Regione".
La Falegnami compirà 70 anni il prossimo mese e ci sono dei punti forti da non sottovalutare: la proprietà è tutta in mani italiane, al suo interno vi lavorano persone con un'anzianità media di 15 anni, il che equivale a competenza e professionalità. L’azienda di via Niccoli è stata considerata una dei leader in Italia nella produzione di tamburato e camere da letto di alta qualità, mantenendo un impianto di tipo artigianale. Un fiore all'occhiello dell'Empolese Valdelsa, che sta pian piano scomparendo.
Il sindaco Falorni: "Chiediamo chiarezza per il futuro dell'azienda"
"Questa è una situazione che conosciamo, e che già per due volte ha conosciuto una "toppa" messa grazie al contratto di solidarietà. Adesso parliamo, senza che la strategia dell'azienda sia chiara, di una richiesta di mobilità per trenta persone. Chiediamo chiarezza per il futuro di una delle aziende più importanti di Castelfiorentino, e per il futuro dei lavoratori. Ho chiesto alla Regione la convocazione di un tavolo per discutere di questo, auspico una attenzione specifica a tutti i livelli istituzionali"
Monica Salvadori (Unione comunale Pd): "Tavolo di crisi per una strategia chiara e lungimirante"
Il Partito Democratico ed i Giovani Democratici di Castelfiorentino mostrano il proprio appoggio e la propria solidarietà alla protesta dei lavoratori della Falegnami Italia srl, che oggi hanno scioperato contro le ultime decisioni dell’azienda, che prevedono un possibile licenziamento collettivo di 32 lavoratori, la messa in cassa integrazione straordinaria a zero ore senza rotazione ed il mancato anticipo dell’ammortizzatore sociale. Decisioni che non sono state accettate dai lavoratori già da troppo tempo in condizione di precarietà, che chiedono un piano industriale con prospettive certe di rilancio e sviluppo di una delle ultime storiche e grandi aziende di Castelfiorentino.
Il PD Castellano invita l’azienda a fare tutto quanto è possibile per far si che possa continuare a rappresentare uno dei fiori all’occhiello dell’industria manifatturiera di Castelfiorentino e della Toscana. Si auspica pertanto che a breve si possa aprire un “tavolo di crisi” e che si possa così trovare una strategia chiara e lungimirante per superare questo lungo momento di crisi economica, valorizzando i sacrifici dei lavoratori e salvaguardandone i loro posti di lavoro.