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Eseguito un intervento salvavita a Torregalli. Asportata una massa addominale di tre chili

L'ospedale di Torregalli

Un intervento chirurgico salvavita si è svolto nei giorni scorsi nel blocco operatorio dell’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, Firenze. Ad un paziente di 50 anni è stata rimossa un’enorme massa addominale del peso di oltre tre chilogrammi, che ignorava di avere e che era cresciuta lentamente e progressivamente nel corso di molti anni.

Il delicato e complicato intervento operatorio, che ha avuto una durata di ben 12 ore, ha impegnato due equipé : quella chirurgica e quella anestesiologica per un totale di 13 operatori sanitari tra chirurghi, anestesisti, oltre agli strumentisti e agli assistenti di sala.

La comparsa di un dolore addominale aveva costretto il paziente a presentarsi al pronto soccorso; le indagini diagnostiche effettuate hanno rilevato una massa tumorale che occupava i tre quarti dell’addome e che aveva già provocato la perdita di un rene.

E’ stato anche l’impegno e la competenza sia dei medici internisti sia dei radiologi interventisti dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi, quest’ultimi in particolare, nel giorno precedente l’operazione hanno embolizzato il paziente per evitare emorragie creando le premesse per la riuscita del difficile intervento” –ha commentato il direttore sanitario dell’ospedale il dottor Simone Naldini che ha seguito le fasi dell’operazione.

Al paziente, ancora ricoverato al San Giovanni di Dio, in condizioni post operatorie clinicamente soddisfacenti, è stato quindi possibile preservare l’altro rene e la relativa funzionalità dell’organo.

La equipè chirurgica era composta dai dottori Paolo Cappellini, Barbara Bartalucci, chiara Linari e Giuditta Spagni; quella anestesiologica dai medici Stefania Rossi, Anna Maria Durval, Daniela Cimminiello. Hanno coadiuvato l’intervento gli strumentisti Francesca Agrello e Silvia Pecori insieme agli assistenti di sala Sandra Mariottini, Gianna Rosadini, Luca Chellini e Olivia Bombaci. I radiologi interventisti i dottori Ernesto Mazza e Michele Citone.

In particolare la massa abnorme era molto vascolarizzata e la sua asportazione senza l’impiego di particolari attenzioni e avanzate tecniche poteva mettere in pericolo di vita il paziente ed è quindi risultata determinante, per la riuscita dell’intervento, l’integrazione tra più professionisti al tavolo operatorio oltre alla collaborazione tra gli specialisti dell’azienda sanitaria fiorentina e l’azienda ospedaliera universitaria di Careggi.

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