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Federcaccia risponde a Niccoli: "Difendiamo le persone e i raccolti"

caccia

Ho appreso dai mezzi di comunicazione un nuovo attacco mosso dal Gruppo Misto del Comune di San Miniato verso il mondo venatorio. Due sono state le considerazioni mosse sull’operato del mondo venatorio.

La prima : trincerandosi dietro la promozione della Via Francigena – a Lui tanto cara - fa appello all’appartenenza dello storico percorso al patrimonio dell’Unesco, cercando di fermare l’attività venatoria sancita e regolamentata per diritto con Legge 157/92. L’attacco, ingiustificato, è sorretto da un non trasparente sondaggio virtuale sul consenso dell’opinione verso il mondo venatorio, effettuato a seguito di un tragico incidente accaduto in quel di Certaldo, cavalcato ed usato in modo strumentale dagli antagonisti alla caccia. Scontato è stato il verdetto “a caldo” degli intervistati, come “scontato” può essere l’odio per un incidente stradale mortale.

La seconda: ha inviato un accorato appello al Governatore Rossi per “fermare la caccia”, in particolare verso gli ungulati, nei territori come quello del Comune di San Miniato.

Ricordo al Conisgliere Niccoli – Gruppo Misto - che noi cacciatori siamo gente comune, operai, impiegati, insegnanti, tecnici, agricoltori, pensionati. Dunque, secondo un discutibile sistema valoriale tipico di questa società, non siamo nessuno, a paragone di quel gruppo di più e meno famosi cantanti, pianisti, donne e uomini di lettere, comici che hanno sottoscritto un appello per soprassedere al controllo degli ungulati in eccesso in Toscana, fra cui voglio annoverare ora anche Niccoli.

Sottolineo invece che la caccia, attività riconosciuta legittima dalle leggi esistenti e severamente regolata e, soprattutto, per ribadire la necessità di intervenire per salvaguardare la natura, l’ambiente, la biodiversità e la Via Francigena.

I “cittadini comuni” , vorrei dire, normali, desiderano ricordare che proprio la difesa della biodiversità è parte integrante della caccia.

Lo squilibrio esistente è difficile da negare anche per i più disinformati. E’ fonte di rischio per l’incolumità delle persone, anche per quelle che percorrono la Via Francigena, ma anche per la sopravvivenza di numerose specie animali destinate a cedere il passo all’invasione dei protezionisti ad oltranza.

L’incolumità delle persone sembra apparire a volte di poco conto per certo animalismo, reso miope dal proprio integralismo. Meraviglia davvero che le persone, non comprendano come troppi cinghiali significhi morte certa e scomparsa definitiva in vasti territori di rettili, anfibi, migratori, lepri e scoiattoli, fagiani e starne.

Poi ci sarebbe la questione delle raccolti agricoli da difendere, ed invito il Consigliere Niccoli a spiegare a coloro – gli agricoltori – che ne traggono sostentamento, i motivi del mancato raccolto e conseguente mancanza di reddito. Può benissimo il Consigliere Comunale, ne ha le capacità e facoltà, portare una “mozione” al prossimo Consiglio Comunale per rimborsare gli agricoltori, (ne faremo richiesta anche noi cacciatori), per i danni subiti, a danno delle casse del Comunali. Può farsi promotore anche di una petizione, chiedendo aiuto a molte associazioni antispeciste, animaliste, ambientaliste di cui il nostro

Paese ne è ricco, per la raccolta di fondi da destinare a risarcimento danni creati dagli ungulati e dalla selvaggina selvatica in generale. Mentre nel frattempo, come da Lui affermato, attivarsi per promuovere ed attivare iniziative indirizzate a far ingerire ai cinghiali pillole concezionali…. poi ci racconta – se riesce a portare a termine il compito – come ha fatto.

Infine lo esortiamo a prendersi più a cuore l’ambiente e viverlo più da vicino, scorrendo per le campagne samminiatesi. Per lo scopo può presentare un’altra mozione al prossimo Consiglio Comunale per mettere a fattore comune tutte le sue esperienza in merito alla ripulitura e raccolta dei rifiuti disseminati incivilmente per le nostre campagne. Dia il Consigliere Niccoli un tangibile e concreto segno di legame ed appartenenza al territorio anziché proclamare azioni ed atteggiamenti “donchisciottiani”.

Il mondo venatorio vive sul concreto e per questo rinnovo l’invito per una Sua partecipazione sabato 6 febbraio pv, alle catture della selvaggina da irradiare sul territorio libero del Comune di San Miniato.

Sarà gradito ospite".

 

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