La parabola discendente della famiglia Bencini inizia martedì 26 gennaio, alle 3 di notte circa. Miriam Daina Palermo, 49enne moglie di David, si sente la febbre alta, batte i denti. Il compagno, della stessa età, chiama il 118 e un'ambulanza la porta al pronto soccorso più vicino da casa loro, a Livorno.
Dolori allo stomaco e sintomi dell'influenza, queste le prime diagnosi. Ma Miri, così viene affettuosamente chiamata dal marito e dai due figli, non sta affatto bene: non riesce a risalire in auto da sola, lo stomaco e le gambe cedono. Sette ore al pronto soccorso non hanno portato a un miglioramento. Dopo due ore, alle 15, Miriam muore. Le manca il respiro, l'ambulanza la porta all'ospedale in arresto cardiocircolatorio. Il marito David ha provato la respirazione bocca a bocca due volte prima del secondo e ultimo ricovero.
I risvolti delle indagini
I membri della Asl 5 ha ripercorso tutti gli attimi di quelle lunghe ore al pronto soccorso, assieme agli 11 medici che hanno assistito la donna. Quando i sintomi del suo malessere si sono attenuati, i medici hanno creduto giusto rilasciarla, nonostante il tragico epilogo avvenuto due ore dopo. Si dovrà attendere l'autopsia sul corpo della 49enne per risalire alle cause della morte.
Nel frattempo il registro degli indagati, depositato mercoledì 27 gennaio, riporta il nome di 11 medici, coinvolti in vario titolo tra il primo e il secondo ricovero. Saranno 70 i giorni di tempo a disposizione dell'anatomopatologo scelto dal pm per esaminare i dati dell'autopsia, durata sei ore.
I funerali
Oggi, lunedì 1° febbraio, si sono tenuti i funerali di Miriam Daina Palermo dopo la restituzione del corpo in seguito all'autopsia. Ad accompagnare il corteo funebre, formato da un centinaio tra amici, familiari e conoscenti, una canzone di Dido, 'White Flag'. Miriam aveva lasciato il suo lavoro presso un call center per seguire il marito, pescatore di coralli. La donna aveva la passione per il canto, tanto da accumulare svariati premi canori nel corso della sua vita.