gonews.it

A Meleto la prima scuola agraria in Italia: una mostra su Cosimo Ridolfi al Ridotto del Teatro del Popolo

Nel lontano 1834, nella sua tenuta di Meleto, Cosimo Ridolfi aveva dato vita alla prima scuola agraria in Italia. Una scelta coraggiosa, che gli sarebbe valsa di lì a pochi anni l’assegnazione della cattedra di “Agricoltura e Pastorizia” all’Università di Pisa, embrione della facoltà di agraria di Pisa, la prima nel mondo. Un personaggio, dunque, di assoluto rilievo nella Toscana Granducale, al quale per la prima volta il Comune di Castelfiorentino dedica una mostra storico documentaria che sarà inaugurata al Ridotto del Teatro del Popolo domenica 31 gennaio 2016, alle ore 11.00.

Organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Agricoltori Castelfiorentino, l’Istituto Superiore “F. Enriques” e l’Istituto Comprensivo con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana (nell’ambito della Festa della Toscana 2015) la mostra si sviluppa lungo un percorso tematico che pone in risalto sia la valenza educativa che pratico-sperimentale della scuola di Meleto, nonché le innovazioni tecniche e agronomiche apportate da Ridolfi nella prima metà dell’800, come il Coltro “Ridolfi-Lambruschini”, le “colmate di monte” e la sistemazione “a spina” introdotte a suo tempo da Agostino Testaferrata (il fattore di Meleto).

Nucleo centrale della mostra, naturalmente, l’istruzione degli alunni e l’attività svolta nel “podere modello sperimentale” che Cosimo Ridolfi volle annettere alla scuola di Meleto, affinché gli studenti vi potessero far pratica agronomica e per poter sperimentare avvicendamenti innovativi per l’epoca come la rotazione quadriennale. Non mancano le modalità con cui Ridolfi comunicava i risultati della sua scuola, attraverso il “Giornale Agrario Toscano” e le “Riunioni agrarie”, o le ripercussioni che essa ebbe all’estero, soprattutto in Francia, con numerosi particolari e aneddoti che – unitamente alla mole di documenti consultati presso l’archivio di Meleto – vengono rivelati per la prima volta. All’interno della mostra sono presenti anche alcune macchine e attrezzi agricoli d’epoca, messi gentilmente a disposizione dall’Associazione Agricoltori di Castelfiorentino, nonché un video realizzato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo e dell’Istituto Superiore “F. Enriques” di Castelfiorentino, in quest’ultimo caso coinvolgendo gli studenti del nuovo indirizzo Tecnico Agrario.

“L’esperienza di Cosimo Ridolfi – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – rappresenta un patrimonio culturale per l’intera comunità di Castelfiorentino, ed è per questo che abbiamo cercato di promuovere una mostra per richiamare l’attenzione su questa figura, così importante per la storia dell’agricoltura. Il percorso espositivo si presenta con un taglio divulgativo, in grado di rivolgersi ad un pubblico ampio, e si conclude con la recente attivazione dell’Istituto Agrario dell’Enriques, per far comprendere al visitatore che l’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto è strettamente collegata non solo alle potenzialità dell’agroalimentare ma anche alle radici stesse della nostra storia. Colgo l’occasione per ringraziare Fabrizio Ghelli e sua moglie, Charlotte Tacke, proprietari della Villa di Meleto, per averci offerto la possibilità di consultare l’archivio Ridolfi, e quanti hanno collaborato alla realizzazione di questa mostra, come l’associazione agricoltori e i dirigenti e gli insegnanti dei due istituti scolastici”.

“La mostra su Cosimo Ridolfi – osserva Alessandro Ginori, presidente del Consiglio Comunale – è inserita in un progetto finanziato dal Consiglio Regionale nell’ambito della Festa della Toscana 2015, e segue di appena due settimane l’incontro che abbiamo organizzato all’Enriques con gli operatori del settore. Con questa iniziativa ci siamo postiun duplice obiettivo: riscoprire e valorizzare un personaggio centrale del Risorgimento, che aveva la sua principale residenza a Castelfiorentino e da cui ha avuto origine la prima scuola di agricoltura, e nel contempo coinvolgere le scuole in un progetto formativo che proseguirà anche attraverso le visite guidate per tutto il mese di febbraio”.

Il giorno dell’inaugurazione (domenica dalle ore 11.00), l’Associazione Agricoltori metterà in funzione di fronte all’ingresso della mostra anche un’antica Locomobile a vapore, di proprietà della Villa Meleto, recentemente restaurata. La mostra sarà aperta fino al 28 febbraio con il seguente orario: martedì e venerdì 21.00-23.00, giovedì 17.00-19.00 e 21.00-23.00, sabato 9.00-12.00/16.00-19.00 e 21.00-23.00, domenica e festivi 17.30-19.00 e  21.00-23.00. Visite guidate (su prenotazione insieme alle scuole): martedì e giovedì 9.00-11.00.

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa

Exit mobile version