gonews.it

GoBlog  - Marco Mainardi


Il nuovo stadio? un'opera importante e innovativa. Parola dell'urbanista Carlo Pagliai

Carlo Pagliai

Allora pare proprio che ci siamo o, meglio, che ci saremo. Empoli avrà un nuovo stadio che sarà, per l'ennesima volta, una ristrutturazione dell'attuale Carlo Castellani. Comune e Empoli calcio hanno trovato l'accordo per il restyling dell'attuale impianto e per la costruzione di una nuova pista di atletica nella zona di Santa Maria. Una notizia accolta con grande trionfalismo in città, euforia sui social, titoloni sui giornali, commenti in giro per la città. Ma da un punto di vista pratico, di leggi e di urbanistica, che sensazione ha destato la notizia fra gli addetti ai lavori?
Carlo Pagliai, ingegnere e urbanista, è la persona giusta per guardare alla notizia con gli occhi prima di tutto dell'empolese ma soprattutto del tecnico
Qual è la sensazione?
La necessaria premessa è che dovrei vedere i documenti di valutazione economica. I progetti di grande respiro urbanistico come questo devono essere supportati da una chiara valutazione economica, elemento decisivo per la sua fattibilità

Detto questo?
La mia sensazione è sicuramente positiva

Perchè?
Anzitutto perchè si va verso il rispetto delle nuove frontiere della pianificazione del territorio, vale a dire il suo consumo di suolo. La ristrutturazione del Castellani eviterà infatti il rischio di cementificare ettari alla Viaccia una zona che, fra l'altro, non è nemmeno al top dal punto di vista della pericolosità idraulica
E poi?
Poi finalmente avremo una rilevante architettura moderna che cambierà positivamente lo skyline di Empoli. Il rendering che è stato pubblicato rappresenta un'architettura innovativa rispetto a quella zona. Il nuovo stadio sarà un elemento significativo del paesaggio urbano di quel quartiere, risalente agli anni Sessanta caratterizzato come una delle tante anonime periferie disanimate e bruttine allora costruite in buona parte d'Italia

E la pista a Santa Maria?
Il fatto che sarà localizzata lì avrà il grande vantaggio di essere compatibile col vicino plesso scolastico
Ora che passi ci dobbiamo aspettare?
Pianificarla è importante, attuarla è ancora piu delicato. C'è tutta la partita dell'esproprio della terra per la pista che non è uno scherzo, senza considerare che poi dovranno far coincidere le tempistiche fra i lavori allo stadio e la costruzione della nuova pista
Ma non è un progetto un po' troppo faraonico per Empoli?
Qualche timore ce l'ho. Anche se da anni l'Empoli regge bene ad alti livelli, non è una delle big storiche del campionato. Stavolta ha pensato ad un investimento che guarda al futuro, sicuramente una scommessa

E l'idea del commerciale dentro lo stadio?
Integrare le funzioni è una cosa giusta. Sarà banale da dire, ma lo stadio viene utilizzato poco durante la settimana mentre così gli spazi che ci sono possono essere adibiti ad altre funzioni rendendolo fruibile sempre. Poi dirò un'altra cosa banale, ma è ovvio che se il sabato pomeriggio gioca l'Empoli il supermercato dovrà stare chiuso. Sono banalità, ma sono anche cose concrete con la quale chi fa il lavoro dovrà fare i conti. Del resto il modello di funzioni miste è già presente da tempo in Usa e Francia e quindi ben venga anche qui. Forse a noi italiani spaventa un po' perchè abbiamo in testa immagini brutte di quello che a volte accade negli stadi, ma questo non cambia la bontà dell'idea

Dal punto di vista dell'accessibiltà alla zona?
Il carico di auto aumenterà e quindi sarà un aspetto importante. A esempio speriamo che venga finalmente finita la strada che da Serravalle gira dietro San Martino fino allo svincolo sulla 67. E' una strada disegnata nel 1956 e per il cui completamento mancano appena due chilometri. Speriamo venga fatto
Insomma, disco verde dall'urbanista
Secondo me assolutamente sì, ben venga una cosa di questo genere: giusto consumo del suolo, bella architettura e rigenerazione urbana. Da quest'ultimo punto di vista, dopo la Taddei dove è nata la Coop e dopo la ex Del Vivo di via Chiarugi, sarà il primo grande intervento e lo stadio diventerà ancora di più il punto di aggregazione della zona di Serravalle

Marco Mainardi

Exit mobile version