"Da 30 anni la discarica di Legoli riceve e sotterra rifiuti urbani non pretrattati quindi è facile immaginare che sotto terra possano essere stratificate“schifezze” di vario genere provenienti dai cassonetti. Solo da pochi mesi, con l’impianto TMB, è stato finalmente ripristinato il rispetto della Legge.
Ricordiamo che nel 2011 Belvedere – la società che gestisce la discarica – chiese un ampliamento tale da più che raddoppiarne le dimensioni, fuori da ogni logica di reale fabbisogno. L’ampliamento fu osteggiato da centinaia di cittadini, comitati ambientalisti (Peccioli, Legoli, Montefoscoli, Pontedera), da WWF e Rete Rifiuti Zero. I comitati, opponendosi, insistevano sulla salvaguardia della salute e sulle politiche di riduzione dei rifiuti. Anche il Consiglio Comunale di Palaia nel 2011 prese decisamente posizione, accogliendo diverse delle nostre richieste, approvando all’unanimità una mozione in cui è scritto, tra le altre cose, che la discarica “non accoglierà nessun tipo di rifiuto speciale”. L’ampliamento venne ugualmente approvato nel 2012, giustificandolo con la necessità di evitare emergenze rifiuti come quella della Campania. L’autorizzazione della Provincia conteneva comunque delle prescrizioni, tra le quali “che la discarica resti una discarica di RSU e non accolga rifiuti speciali, anche non pericolosi”.
Oggi i nodi vengono al pettine. Nonostante le percentuali di raccolta differenziata nei comuni dell’Alta Valdera siano ancora molto basse, tanto che ogni anno vengono multati per il mancato raggiungimento dei minimi di legge (sanzioni che poi vengono pagate in bolletta dai cittadini!) il conferimento di rifiuti urbani a Legoli è diminuito drasticamente. Il motivo è che sempre più amministrazioni, in modo sparso sul territorio regionale, stanno seriamente sposando le buone pratiche di riduzione, differenziazione, riciclo e riuso, come la Legge impone. Così, per continuare a “vivere alla grande”, da “capitale”, a Peccioli hanno escogitato un modo per tornare a riempire la buca agli stessi ritmi di 6-7 anni fa. Dopo aver accettato anche rifiuti di altre regioni, in nome della solidarietà, non è restato che chiedere l’autorizzazione per accogliere i rifiuti speciali.
A questo punto ci chiediamo quale triste destino si accanisca sul territorio intorno a Legoli. Come potranno essere vendute, rilanciate e valorizzate le due proprietà ex-Gaslini? Come sarà possibile far rinascere Toiano? Quale sarà il destino dei paesi intorno alla discarica, che convivono ogni giorni con cattivi odori e svalutazione degli immobili? E cosa ancor più importante, quale sarà alla fine il danno ambientale in tutta l’area e l’impatto sulla salute dei cittadini che vi risiedono?
Come comitati e cittadini chiediamo ancora una volta alle amministrazioni pubbliche di garantire la salute, che siano resi pubblici i risultati dei controlli in discarica e che ci si avvii con decisione verso la strategia rifiuti zero (appelli fino ad oggi praticamente inascoltati).
Chiediamo ancora una volta che si abbandoni l’economia dei rifiuti. Il nostro territorio ha ben altre “eccellenze” per poterne fare a meno.
Chiediamo che venga immediatamente respinta la richiesta di conferimento di rifiuti speciali a Legoli mantenendo fede ai documenti sottoscritti e alle parole spese pochi anni fa.
Chiediamo a cittadini, associazioni ambientaliste, forze politiche di appoggiare e condividere questo nostro appello".