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Marzano a teatro, il M5S: "Perché il Comune non patrocinò anche Adinolfi?"

foto di archivio

"Il M5S di Sotto assiste sdegnato al pasticcio organizzativo da parte dell’amministrazione di Castelfranco di Sotto a proposito della serata per la presentazione del  libro “papà, mamma e gender” della deputata PD, Michela Marzano, al teatro della compagnia.

L’evento è organizzato con le offerte dei soli consiglieri di maggioranza e non come erroneamente fatto capire da qualcuno da tutti i consiglieri, e ha suscitato varie polemiche per l’uso disinvolto dei loghi della Cassa di Risparmio di San Miniato e del comune stesso.

Per quanto riguarda la banca: la stessa ha già bacchettato la nostra amministrazione prima con una e-mail e poi con un comunicato stampa, breve ma deciso, con cui ha dichiarato la propria estraneità all’iniziativa, e a seguito di questo episodio ha richiesto autorizzazione preventiva per l’utilizzo del logo!

Sarà stata solo ingenuità o la solita arroganza degli esponenti del PD, che pensano di essere padroni assoluti di tutto fino ad usare simboli privati a loro piacimento?

Ricordiamo ai nostri sprovveduti consiglieri che a livello nazionale casomai sono le banche che danno ordini al partito di Renzi, come MPS e Banca Etruria docet!

Invece per quanto riguarda l’uso del logo del Comune, ricordiamo quando fu negato il patrocinio dalla nostra amministrazione, per l’evento legato al comitato referendario per l’abolizione della legge regionale 28. La motivazione addotta, fu il legame ad una forza politica, nonostante i dirigenti di quel comitato non appartenessero al M5S. Perchè un evento organizzato con deputati PD e con consiglieri regionali PD, è definito CULTURA, mentre un evento organizzato da altri, è posizione politica?

Infatti ci sembra risibile la giustificazione appena data dal Sindaco, che la serata con la deputata Marzano sia un evento culturale: primo perchè il gender è ormai oggetto di aspro dibattito politico nelle varie sedi istituzionale e in particolare in parlamento, secondo perché chi lo presenta e lo vende è una deputata del Partito Democratico, anch’essa impegnata in questa battaglia politica.

Se poi di evento culturale si vuol proprio parlare, per par condicio, il comune doveva anche patrocinare la serata in cui Mario Adinolfi, direttore del quotidiano “La Croce”, parlò della sua posizione sulla teoria gender sempre nello stesso teatro comunale.

Pertanto il M5S di Castelfranco di Sotto si dissocia , come già fatto dalla consigliera di opposizione Aurora Rossi, da questo comportamento troppo superficiale tenuto dall’amministrazione comunale nella gestione dei loghi per un evento di parte

Ricordando al sindaco e a tutti, che un partito anche se di maggioranza, è solo gestore e amministratore del Comune  e non il padrone!

Padroni del Comune sono tutti i cittadini e prima lo capite e meglio sarà per tutti".

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