Episodio spiacevole in maratona durante la partita Empoli- Inter del 6 gennaio. Babbo e figlio, tifosi sia della squadra azzurra che di quella del Biscione, erano andati allo stadio nel settore di casa indossando però la maglia della tifoseria avversaria.
Al gol interista si sono quindi risvegliate le ira e gli insulti una tifosa azzurra, con ogni probabilità ubriaca (S.R le sue iniziali) di 35 anni.
Sentendo le urla, una ventina di Ultras empolesi sono accorsi a veder cosa stava succedendo per dar manforte alla donna ma, quando si è capito che l'uomo era in realtà un abbonato dell'Empoli con entrambe le fedi calcistiche e vedendo anche il bambino, si sono calmati gli animi.
Durante la lite è intervenuto anche personale in borghese di carabinieri e polizia. La polizia ha richiesto un Daspo di 5 anni per la tifosa, accusata di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ma tutto è bene quel che finisce bene e, quando l'Empoli Calcio è venuto a conoscenza dell'episodio ha inviato al piccolo una maglietta dell'Empoli.
Da questo fatto spiacevole arriva il monito del commissariato in vista dell'imminente sfida con il Milan, che si giocherà sabato 23 gennaio alle 20:45.
"Lo stadio - ha detto Francesco Zunino, dirigente del commissariato di Empoli - è già tutto esaurito e anche in questo caso potrebbero verificasi promiscuità nelle tifoserie: è normale che le famiglie del posto vadano a veder la partita nel settore di casa anche se simpatizzanti dell'avversario. La tifoseria empolese è matura abbastanza per accettare tutto questo, crediamo che l'episodio dell'Inter sia un fatto isolato ma invitiamo comunque i tifosi alla calma e a sdrammatizzare di fronte a magliette milaniste o simili".
Intanto per la partita l'attenzione è alta: saranno impiegati dai 180 ai 200 agenti, attivi già dalle 15. Rimane poi come negli altri casi l'attenzione per il deflusso dei tifosi con il blocco della Fi Pi Li all'uscita di Empoli Est.