Nessun controllo a Empoli oggi, lunedì 18 gennaio, nell'abitazione di Beata Balon, la 45enne di Empoli, originaria della Polonia, trovata morta nel suo letto lo scorso 11 gennaio, nella sua abitazione nel quartiere Ponzano, con un sacchetto di plastica in testa stretto al collo da un nastro adesivo.
Rispetto alle previsioni, i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche non si sono recati in via Pasteur per ulteriori accertamenti, ma è possibile lo possano fare nei prossimi giorni. Molto dipenderà anche dagli esiti degli esami post autoptici e dagli elementi raccolti.
Oggi intanto è stato portato a Roma un reperto da far analizzare ai Ris. Si tratta di un oggetto addosso alla donna ma che non viene specificato. Potrebbe trattarsi del pigiama se non della busta di plastica o del nastro che la teneva stretto al collo.
Al momento è certo che gli interrogatori si sono per il momento fermati. I militari e il pm Ornella Galeotti hanno lavorato alacremente anche tutto lo scorso weekend ma le persone ascoltate si sono fermate a una ventina.
Prosegue intanto la parte burocratica per quanto riguarda l'organizzazione dei funerali della donna, in vista del via libera da parte del magistrato. Gli adempimenti richiedono tempo anche a causa delle origini straniere della donna. La sensazione è che comunque le esequie si possano tenere a Empoli e non nella sua terra di origine. È possibile che novità da questo punto di vista possano arrivare già nelle prossime ore. La pratica è seguita dal Gruppo Mazzini di Padova mentre i figli sono adesso seguiti dall'avvocato Omar Bottaro nel caso in cui si arrivasse a un procedimento penale e si volessero tutelare come parte offesa.