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Banca Etruria, Nicastro ai sindacati: "La vendita prima dell'estate"

Roberto Nicastro

Si è tenuto a Roma presso la sede di Banca Marche il primo incontro tra il presidente delle banche salvate, Roberto Nicastro, e i segretari generali delle 5 sigle del credito per discutere della situazione di lavoratori, risparmiatori e investitori coinvolti nella crisi di Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti. Sono presenti i rappresentanti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin.

Le quattro banche salvate dal Governo saranno vendute prima dell'estate. E' quanto ha detto il presidente, Roberto Nicastro, alle 5 sigle sindacali dei bancari con le quali si è incontrato oggi. Banca Marche, Etruria, Carichieti e Carife, hanno spiegato i rappresentanti di Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin "saranno vendute prima dell'inizio dell'estate e la cessione potrebbe avvenire in un unico blocco oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane".

Incontro con i tecnici del ministero dell'Economia per il presidente delle quattro banche salvate, Roberto Nicastro. Al termine del vertice con i sindacati dei bancari sulla situazione di Banca Merceh, Etruria, Carichieti e Carife, Nicastro, secondo quanto si apprende, si è recato a via XX Settembre per un incontro con i tecnici. (ANSA).

L'appuntamento di oggi, ha sottolineato il segretario generale di Uilca Massimo Masi entrando all'incontro , serve a "discutere delle prospettive delle 4 banche". Sul tavolo, ha spiegato, c'è il tema dell'allargamento del fondo per i risparmiatori, in secondo luogo la necessità di coprire legalmente e penalmente i lavoratori che sono statti coinvolti loro malgrado in questa vicenda. Si parlerà poi del contratto che avranno in futuro i dipendenti della bad bank nata dal salvataggio dei 4 istituti e infine delle prospettiva delle fusioni che ci saranno.

"Il problema più grosso -ha detto però- è che noi abbiamo chiesto un incontro al governo che non ci ha dato alcun tipo di risposta e questo ci da grande preoccupazione perché il sistema bancario italiano è in grande difficoltà".

"Siamo qua x avere garanzie rispetto alla salvaguardia dei lavoratori" ha detto Emilio Contrasto, segretario generale di Unisin. Mentre il segretario generale di First Cisl Giulio Romani ha affermato che "non crediamo ci possano essere oggi soluzioni. È un primo incontro poi valuteremo".

Secondo Romani, "è possibile immaginare che gli obbligazionisti siano portatori di un titolo di credito verso le plusvalenze della bad bank o verso le plusvalenze maturate dalle 4 banche".

"Un incontro positivo e finalizzato all'apertura di un dialogo efficace e proficuo": questa, secondo quanto si apprende, la valutazione espressa dai vertici delle quattro Good Bank - composto dal presidente Roberto Nicastro, dal consigliere Maria Pierdicchi e dagli AD Luciano Goffi di banca Marche, Giovanni Capitanio di Cariferrara, Salvatore Immordino di Carichieti - al termine dell'incontro con le principali sigle sindacali del settore bancario.

Quanto in particolare al livello occupazionale, precisano fonti vicine al dossier, le garanzie vengono dal decreto e dal processo di vendita, perché questo fa sì che si rimanga nell'ambito del CCNL. In assenza del decreto si sarebbe dovuta affrontare una liquidazione, priva di tutele. Tutte le tutele contrattuali rimangono in vigore. Quanto invece agli eventuali profili di responsabilità dei dipendenti, aggiungono le stesse fonti, il presidente delle Good Bank si sta adoperando per contenere o azzerare ogni correlato profilo di rischio.

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