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Sottoattraversamento, il comitato No Tav: "Progetto indifendibile, politica prenda atto del fallimento"

no tunnel tav

Il progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze si è infilato in un vicolo cieco e non poteva essere altrimenti: le criticità sono enormi e non risolte. Oltre quelle che stanno oggettivamente bloccando i lavori, come le enormi difficoltà a smaltire 3 milioni di metri cubi di terra inquinata e l'impatto sulla falda che non si riesce a mitigare, pesano sul progetto tutti i rischi di un eventuale avvio della fresa: danni per parecchie migliaia di appartamenti e alcuni importanti monumenti, mancato rispetto delle norme antisismiche nella realizzazione della stazione ai Macelli, il fatto che lo scavo con una sola fresa provocherà, al secondo passaggio, danni superiori del 50% che non scavando con due frese in parallelo. All'eventuale fine di questi lavori infiniti nessuno tiene conto delle vibrazioni che provocherebbe il passaggio dei treni: queste danneggerebbero, alla lunga, gli edifici che si troveranno in prossimità delle gallerie. Questo fenomeno dipende dal peso dei treni che è all'incirca doppio di quello delle metropolitane; queste ultime non creano questo tipo di problemi, mentre per i treni ciò è ampiamente documentato.
L'argomento che i sostenitori dei tunnel TAV, come il presidente Enrico Rossi e l'assessore Vincenzo Ceccarelli,  ripetono ancora monotonamente è quello che i binari in più in superficie “libererebbero i binari di superficie per il trasporto regionale”. Questo è chiaramente un argomento strumentale e non vero:

L'altro argomento residuo per sostenere il progetto di sottoattraversamento è quello che vede la saturazione della stazione di Santa Maria Novella; a questo si può facilissimamente provvedere scegliendo tra tre soluzioni per la fermata dei treni a lunga percorrenza: o Firenze Rifredi, o Firenze Statuto, o Firenze Campo Marte. La soluzione di Firenze Statuto renderebbe molto semplice il collegamento tra treni AV e il servizio regionale che si attesta a Santa Maria Novella.
C'è una ultima cosa di cui la politica e le Ferrovie dovrebbero rispondere: dello spreco di denaro pubblico che si è avuto fin'ora. Quello che è stato speso fin'ora oscilla tra i 450 e i 700 milioni di euro; non è possibile fare una stima precisa per l'omertà dei soggetti interessati.
Non porre fine a questa agonia nei trasporti fiorentini è grave colpa di chi ne ha il potere.

Fonte: Comitato No Tunnel Tav Firenze

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