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Banca Etruria, Donzelli (FdI-AN) all'attacco: "Risparmiatori in ginocchio per i finanziamenti agli outlet"

Giovanni Donzelli, Fratelli D'Italia

"Oggi sappiamo che i soldi sottratti ai risparmiatori di Banca Etruria sono serviti per favorire gli interessi degli ex amministratori Lorenzo Rosi e Luciano Nataloni nella realizzazione dell'outlet di Città Sant'Angelo a Pescara.

Adesso vogliamo sapere se Banca Etruria ha anche aiutato le società che si sono occupate e si stanno occupando della realizzazione degli outlet a Reggello (Firenze), Sanremo (Imperia) e Fasano (Brindisi), in cui Rosi è in affari con il padre del premier Tiziano Renzi e con il primo finanziatore e uomo di fiducia di Matteo Renzi Andrea Bacci".

E' quanto afferma dopo le perquisizioni effettuate dalla guardia di finanza il coordinatore dell'esecutivo nazionale e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli, che nelle scorse settimane aveva denunciato i legami fra l'ultimo presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e il cerchio di affari intorno al Presidente del Consiglio. 

"Il governo ha emesso un decreto di salvataggio di una banca in fallimento, mettendo in ginocchio migliaia di risparmiatori, per coprire i crediti erogati e mai restituiti da alcuni suoi amministratori - sottolinea l'esponente di Fratelli d'Italia - un fatto che aggrava la situazione del papà del Ministro per le Riforme, Pier Luigi Boschi, ma anche quella degli uomini nel cerchio renziano in affari con Lorenzo Rosi - conclude Donzelli - si tratta di un fatto su cui pretendiamo la massima chiarezza". 

Fonte: Ufficio Stampa

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