
In merito all’Articolo de La Nazione del 3/1/2016 e d in particolare delle dichiarazioni rese dal presidente Unitaxi, “Federnoleggio Firenze/Toscana” aderente a Confesercenti precisa quanto segue:
In tutta franchezza, come minimo, si denota scarsa conoscenza del ruolo e degli obblighi che il singolo noleggiatore deve ottemperare rispetto ad un tassista. Sorvoliamo "sui rispettivi territori da coprire", come è stato affermato, perché sappiamo bene che la licenza di NCC ha valenza nazionale e che può operare ovunque, imponendosi sul mercato attraverso la qualità e il prezzo dei servizi che eroga, fatte salve, ovviamente le disposizioni di legge al riguardo. Non ci risulta infatti che un NCC debba operare all'interno dell'area comunale che gli ha conferito il titolo. L'NCC non è un "servizio integrativo e complementare al TPL" ma è un operatore commerciale che si impone sul mercato attraverso la propria politica aziendale di micro-impresa.
Fa invece riflettere l'affermazione che “oltre 250 NCC svolgono un servizio di taxi su Firenze”. Uno dei cavalli di battaglia della categoria dei tassisti è sempre stato l'argomento secondo il quale, la buona qualità del servizio a Firenze la si poteva evincere da una banale cartina di tornasole: l'assenza di abusivismo. Ci pare ovvio: laddove non c'è spazio per l'abusivo vuol dire che il servizio è ben coperto, altrimenti nessuno potrebbe inserirvisi e tanto meno in modo abusivo. Adesso veniamo a sapere che mancherebbero all'appello per il servizio taxi addirittura 250 vetture e, per ammissione dei rappresentanti di categoria dei tassisti, come lo si evince chiaramente dal passaggio dell'articolo sopra citato. Si sostiene infatti che NCC stanno “facendo di fatto un servizio di piazza alla stregua di un taxi...” .
E' un assioma che vorremmo che tutti i tassisti valutassero. Ve lo immaginate un “abusivo” che nonostante la coda di taxi alla stazione di Santa Maria Novella cercasse fraudolentemente di appropriarsi di un servizio? Se fosse vero significherebbe che a Santa Maria Novella ci sarebbero code di clienti in attesa, disposti a farsi prelevare da chiunque pur di tornare a casa o di non mancare all'appuntamento. Ma per quanto ci riguarda nessun noleggiatore è mai stato visto prelevare dalla coda dei taxi e fuggire col cliente a bordo. Mai visto a memoria d'uomo. E, tanto meno prelevare un cliente al cenno della mano su strada, anche perché, essendo sprovvisti del cartello taxi nessuno gli si rivolge per ottenere un trasporto, né esistono verbali al riguardo che possano attestare il fenomeno così come questo viene esposto dalle maestranze dei tassisti. Quindi, il bersaglio è mancato: nessun NCC effettua servizio abusivo di taxi.
Se poi fosse vero quello che sostengono i rappresentanti dei tassisti, alla flotta fiorentina taxi quindi mancherebbero almeno, per loro esplicita ammissione, altre 250 vetture. Se il problema nasce dalla concorrenza che proviene da fuori Firenze questa penalizzerebbe al massimo noi noleggiatori fiorentini. Contro l'abusivismo, certo ci siamo anche noi. Come sempre! Ma senza prestarsi a certe manipolazioni delle circostanze. Vi sono problemi legati alla applicazione e/o interpretazione della legge 21/92 ? Si apra un sereno confronto. ma non lo cercano le dirigenze dei tassisti ( almeno alcune) perché troppo attente ai loro problemi interni.
La vera ragione di tutto quanto sta accadendo è l’aumento delle licenze che è stato pessimamente digerito dalla categoria ed ha appannato il profilo decisionista dal piglio autoritario di alcune dirigenze, cercando di recuperare quel ruolo di leadership “dura e pura” che si sono volute cucire addosso e oggi accusate di avere realizzato con il comune un accordo inaccettabile. Noi comprendiamo bene il loro disagio, tuttavia se avessero avuto maggiore attenzione alla politica delle alleanze, il problema sarebbe stato risolto con mezzi diversi e con un diverso epilogo. E’ questa la vera natura della questione puramente "politica" intendendo per politica una cosa non legata ai veri interessi di categoria, ma mirante alla mera ricostruzione dell'immagine e al mantenimento del ruolo. Anche questo dovrebbe sollecitare una riflessione. Noi sempre pronti al dialogo, sempre con la "mano tesa ma anche con la guardia alta!”
Fonte: Confesercenti Toscana
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