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Il calendario dell'Avvento 'artistico' in piazza del Seminario: è già una tradizione

Il calendario dell'Avvento di piazza del Seminario a San Miniato è stato finalmente scoperto. Le opere d'arte esposte sulla facciata del palazzo della curia raccontano una storia di pace e di solidarietà, con le voci e le opere di molti personaggi importanti della città della Rocca. Primo tra tutti il recentemente scomparso don Luciano Marrucci, pilastro della vita culturale per più di 50 anni. Ecco le parole di presentazione di Fabrizio Mandorlini (Terre di Presepi), uno degli organizzatori dell'evento

"Bisogna proprio dire che gli artisti che hanno aderito alla realizzazione del Calendario dell’Avvento sulla facciata del Seminario di San Miniato hanno vinto collettivamente la sfida e meritano incondizionatamente una nota di merito e un ringraziamento. Sia per l’originalità dell’iniziativa, unica nel suo genere, non solo in Italia, sia per il risultato d’insieme che permette ai visitatori di soffermarsi, di pensare e di riflettere il Natale.

Una vera e propria mostra collettiva a cielo aperto che contribuisce a pieno titolo a far crescere San Miniato come città d'arte e di cultura e che si inserisce nelle migliaia di iniziative di Terre di Presepi, la rete che unisce le realtà presepiali più importanti della Toscana di cui San Miniato fa parte a pieno titolo.

E’ il colpo d’occhio, quel nuovo volto del palazzo e della piazza che per alcune settimane potrà essere goduto, che è vincente.

Un’armonia pittorica, quella della facciata, rimasta immutata per decenni, da quando le figure allegoriche nei medaglioni e le iscrizioni con le sentenze dei padri della chiesa, furono affrescate dal fucecchiese Francesco di Pietro Chimenti nel 1705. L’edificio assunse poi l’attuale aspetto nel 1713, anno della sua solenne inaugurazione, mentre al piano terreno alcuni sporti a “T”, tipici delle botteghe artigiane medievali, testimoniano la destinazione delle primitive costruzioni che seguono l’andamento sinuoso dell’antica cinta muraria su cui erano addossate le primitive case.

Per il secondo anno la storica piazza del seminario, assume dunque un nuovo volto a partire dal mese di dicembre quando, ogni giorno, viene collocata l’opera di un artista sulle finestre del palazzo. La facciata “cresce” così ogni giorno di più fino a Natale quando arriva a completamento con la collocazione di Gesù Bambino nel finestrone centrale.

Il Calendario dell’Avvento si trasforma così in un presepe d’arte murale realizzato quest’anno da artisti affermati, giovani studenti, scrittori, giornalisti, insegnanti e blogger inserito sulla storica facciata del Seminario vescovile in un percorso che avvolge tutta la piazza.

Il Calendario ha come tema "Per un Natale di pace, guidati dalla stella cometa, pellegrini del nostro tempo verso la Porta Santa" e gli artisti hanno interpretato nella propria opera scegliendo l’argomento tra le sette opere di misericordia corporali (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti), le sette opere di misericordia spirituali (consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare per i vivi e per i morti) e le beatitudini evangeliche (beati i poveri in spirito perchè di essi è il regno dei cieli, beati gli afflitti perchè saranno consolati, beati i miti perchè erediteranno la terra, beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perchè saranno saziati, beati i misericordiosi perchè troveranno misericordia, beati i puri di cuore perchè vedranno Dio, beati gli operatori di pace perchè saranno chiamati figli di Dio, beati i perseguitati a causa della giustizia, perchè di essi è il regno dei cieli, beati voi quando vi insulteranno, rallegratevi perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli). A questi temi ne sono stati aggiunti altri di stretta attualità per calarsi ancora di più nei nostri giorni: ecco che trovano spazio l’Expo e il problema di un'equa distribuzione nel mondo delle risorse alimentari, i fatti di cronaca come l'apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco e il relativo pellegrinaggio interiore.

Le opere di Rosanna Costa, Wilma Checchi, Sauro Mori, Chiara Campigli, Cristina Guerra, Alma Francesca, Luca Macchi, Laura Leonardi, Sandro Caioli, Lorenzo Terreni, Raffaele Ranaulo, Antonella Fiore, Germana Salvini, Roberto Melecchi, Luigi Loscalzo, Rossana Biagi, Paolo Tinghi, Rosi De Biasio, Simone Malizia, Lory Bagnoli, Rossella Menichetti, danno nuova luce alla piazza che risulta oltremodo impreziosita nelle finestre del piano terra, dai pensieri del sacerdote Luciano Marrucci, della blogger Stefania Pianigiani, del giornalista tv Simone Bachini, degli insegnanti Patrizia Bianconi, Silvia Giannoni e Francesco Paciscopi.

Nei pensieri Luciano Marrucci (recentemente scomparso) scrive: <<Ci sono ancora dei veri presepi con veri bambini veramente poveri>>, la blogger Stefania Pianigiani (www.lafinestradistefania.it) <<Ogni giorno siamo pellegrini, che sia lungo la via Francigena o lungo la via della vita, bisogna sempre camminare avanti e portare la pace>>".

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