"L'essenziale è invisibile agli occhi", l'appello di Gabbie Vuote per i botti di Capodanno

foto d'archivio

All'attenzione dell'Amministrazione fiorentina.

Che vergogna! da Cortina a Messina i comuni capiscono cosa significa per gli animali domestici il rumore dei botti di capodanno ma Firenze non lo capisce. Eppure vivono in una casa su tre.
Sigillata nel suo glorioso passato, sempre pronta a mostrare il suo biglietto da visita, abbarbicata a onori e glorie che appartenevano ad altri (i fiorentini del Rinascimento non sono certo quelli di oggi), capace di rottamare tutto ma non la presunzione che la tiene paralizzata all'incapacità di guardare avanti a quell'evoluzione che la società sta già cavalcando, a quelle nuove regole di cui il mondo attuale e futuro hanno estremo bisogno. Per sopravvivere.

Vorremmo davvero che si chiudesse la porta allo sfruttamento di una gloria di cui non siamo stati artefici (usando quella speciale parola... inventata proprio a Firenze) e si aprisse quella che prende in considerazione i bisogni contingenti il cui appagamento i fiorentini reclamano: alberi e giardini curati, strade e marciapiedi sanati, un circo senza animali (invece è stato invitato il Medrano sottoposto a procedimento penale per maltrattamento di animali), il divieto di botti e petardi che uccidono tanti cani e gatti fuggiti dalle loro case, vittime di incidenti stradali, caduti dai terrazzi, rimasti impiccati alle catene..., uccelli che spaventati vanno a sbattere contro i cavi....e mentre il mondo intorno cammina, noi, paghi di una gloria immeritata, guardiamo indietro e mostriamo la tessera.

A quando la capacità di "non ridersi addosso", di dare valore ai piccoli e grandi sentimenti della nostra vita quotidiana?
Siamo esseri ancora empatici, compassionevoli, con relazioni affettive, non siamo meccanismi, non fissiamo la punta delle nostre scarpe ma ci giriamo intorno e guardiamo ovunque, accogliendo dalla bellezza e dalla poesia del nostro splendido pianeta, quel seme che non cadendo sulla pietra, ci renda la vita degna di essere vissuta.

Per questo, una maggiore sensibilità verso i bisogni considerati piccoli, senza mercato (l'essenziale è invisibile agli occhi - Piccolo Principe), quelli sostenuti dall'etica e dalla giustizia, farebbero volare quella città che amiamo e che vorremmo "rinasca" in questo terzo millennio.

Associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze

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