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Presidi e iniziative in nove città della Regione. La Filt Cgil si mobilita per una legge che tuteli i lavoratori degli appalti

Da sinistra a destra: il coordinatore della Cgil Empolese Valdelsa Sergio Luschi e Giampiero Gori della Filct Cgil (foto gonews.it)

‘I diritti non si appaltano’: grande partecipazione dei lavoratori ai presìdi organizzati dalla Filt Cgil in nove luoghi della Toscana per chiedere alla Regione Toscana una legge regionale sugli appalti nella logistica, dire no alle false cooperative e promuovere azioni con le istituzioni per il contrasto alle illegalità (l'iniziativa ha ricevuto il sostegno di Legacoop Toscana e Legacoop Servizi Toscana).

Il quadro del settore è complesso: si adombrano contratti non applicati, false cooperative, ribasso dei prezzi, infiltrazioni malavitose, corruzione e illegalità diffuse che costano carissimo (fanno aumentare il costo complessivo degli appalti nella misura del 20%).

E sugli appalti si scarica l’abbattimento dei costi di fornitura e dei costi di gestione, dequalificando il lavoro e non applicando il Contratto Nazionale di Lavoro.

Secondo la Filt Cgil, “i fenomeni di illegalità si devono combattere attraverso la riformulazione di regole, con leggi adeguate ad una nuova regolamentazione legislativa a livello nazionale e regionale sugli appalti pubblici e privati.

Regole che abbiano alla base centri di costo in grado di determinare la congruità delle tariffe per le eventuali assegnazioni del lavoro esternalizzato ed in appalto, e che vedano al centro dei costi di gestione in primo luogo la piena applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro”.

A Firenze il presidio si è svolto alla Mercafir (la CFT ha dichiarato di sostenere “l'iniziativa a favore della legalità promossa dalla Cgil”).

A Livorno (Stagno) hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa anche i lavoratori degli appalti Eni.

A Grosseto e Massa (dove era presente il segretario generale della Camera del lavoro Paolo Gozzani) le delegazioni Filt sono state ricevute dalla Prefettura, che si è detta disponibile a portare avanti percorsi comuni sulla tutela della legalità (anche a Lucca c'è stato un presidio davanti alla prefettura).

A Foiano della Chiana (dove si svolgeva l'iniziativa per Arezzo e Siena) è stato aperto un banchino fuori dall'Outlet (la vicepresidenza della Provincia aretina ha mandato un messaggio dove si esterna disponibilità ad azioni comuni contro le illegalità), ad Empoli si è svolta una conferenza stampa in Camera del lavoro, a Prato il presidio ha avuto luogo all'interporto con il segretario generale della Camera del lavoro Alessandro Fabbrizzi, mentre a Pisa è stato fatto un volantinaggio.

LA SITUAZIONE NELL'EMPOLESE VALDELSA

Anche la sezione della Filt Cgil di Empoli ha sposato l'iniziativa della 'Giornata della Legalità' organizzata in nove zone della Regione per sollecitare la Regione Toscana a realizzare una legge che si occupi della tutela della legalità e del lavoro nel mondo degli appalti.

In particolare, per quanto riguarda il territorio degli undici comuni, l'attenzione è stata focalizzata sulla condizione di oltre 300 lavoratori impiegati nelle cosiddette 'Cooperative spurie', organismi che secondo Cgil fanno valere i loro statuti passando scavalcando le normative e i contratti di lavoro nazionali, provocando importanti disagi ai lavoratori.

"C'è chi guadagna meno di quanto prevede il Contratto Nazionale dei lavoratori. Chi invece lavora un numero di ore maggiore rispetto a quanto stabilito per legge. Le Cooperative spurie, false, sono un male per la manodopera così come per il mondo del lavoro in senso lato dove operano una concorrenza sleale".

Commentano il coordinatore della Cgil Empolese Valdelsa Sergio Luschi e Giampaolo Gori della Filct. Nell'attesa che anche nel Circondario qualcosa cambi a giovamento dei lavoratori e delle aziende sane e corrette.

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