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Cardellini in trappola per la caccia, denunciato il responsabile

Ancora un intervento contro la cattura e detenzione illegale di fauna selvatica protetta è stato messo a segno dalla Polizia provinciale nei giorni scorsi. Gli agenti sono entrati in azione alle prime luci dell'alba e hanno sequestrato un impianto di cattura di uccelli abusivo che era stato allestito all'interno di un terreno agricolo coltivato a girasole (pianta molto appetita dai volatili).

Il blitz, svolto in un'area extraurbana della piana pratese, ha portato alla scoperta anche di 8 cardellini vivi detenuti illegalmente dal responsabile dell'impianto che è stato denunciato per esercizio dell'uccellagione e per detenzione di specie selvatiche protette. Si tratta di un cittadino italiano, non cacciatore.

Durante l'appostamento gli agenti hanno verificato che il meccanismo della trappola, una rete (prodina) lunga circa 5 metri e larga 1.5, veniva azionato da una baracca poco distante il campo in cui era posizionata. Una volta chiusa la rete gli uccelli restavano intrappolati al suo interno.

I cardellini, sprovvisti di qualsiasi identificazione e presumibilmente frutto di precedenti catture abusive, venivano utilizzati invece come richiamo. Sia l'impianto di cattura abusivo sia gli uccelli illegalmente detenuti sono stati posti sotto sequestro penale.

Questa nuova operazione, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale di Prato per la tutela e la salvaguardia del patrimonio faunistico del territorio, evidenzia l'importanza della presenza continua del personale di vigilanza sul territorio, con particolare riferimento a zone periferiche/extraurbane, dove le altre forze di Polizia, impegnate in altre attività, sono meno presenti.

Gli agenti sono come sempre a disposizione per fornire informazioni e ricevere richieste e/o segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della provincia di Prato.

 

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