Riammesso in servizio uno dei dipendenti dell'Asl 4 di Prato coinvolto nella recente indagine da parte dell’Autorità giudiziaria per il quale l’Azienda Sanitaria aveva disposto in via cautelare la sospensione dal servizio.
La Procura della Repubblica ha comunicato che il Pubblico Ministero ha avanzato al G.I.P. richiesta di archiviazione del fascicolo per totale infondatezza dei fatti criminosi ascritti a carico del dipendente.
Il coordinatore regionale del Progetto “lavoro sicuro”, dottor Renzo Berti ed i rappresentanti dell’ Azienda Sanitaria, durante un incontro tenuto nei giorni scorsi, hanno espresso profonda amarezza per i gravi fatti accaduti e manifestato la presa di distanza dal grave comportamento che ha colpito emotivamente anche tutti gli operatori della Unità funzionale Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.
E’ stata sottolineata l’onestà e il decoro che hanno contraddistinto l’operato dei tecnici della prevenzione impegnati nel Progetto, avviato da 18 mesi e l’impegno dimostrato che non deve essere vanificato da gravi e singole distorsioni comportamentali. Il singolo dato negativo non può incidere sull’intero operato e sulla professionalità sino ad oggi dimostrata dagli altri operatori.
I controlli svolti nell’ambito del Progetto “lavoro sicuro” non subiranno alcuna interruzione. I tecnici continueranno con determinazione e con la volontà di dimostrare ancor di più l’utilità delle verifiche ispettive.
Fonte: Asl 4 Prato