Individuare le modalità necessarie per costruire impianti di valorizzazione degli scarti del processo del riciclaggio della carta e per coinvolgere maggiormente le imprese cartarie nel processo di recupero della carta da riciclo, del suo smaltimento e valorizzazione. È quanto chiede una mozione approvata in Consiglio regionale della Toscana dopo emendamento del Pd, e presentata dal consigliere di Forza Italia Marco Stella, vicepresidente dell'assemblea. Il Consiglio impegna la Giunta a condividere assieme al livello nazionale gli indirizzi volti a rendere attuabile la realizzazione di impianti di recupero e/o di valorizzazione – anche a fini di produzione e risparmio energetico – degli scarti derivanti dal processo del riciclo della carta, in aree da individuare in prossimità del distretto cartario toscano
"Le aziende infatti, recuperando i rifiuti cartari per se stesse - spiega Stella - possono farlo anche per i centri abitati. Tutto questo significherebbe non solo rispondere alle esigenze delle imprese, ma anche portare lustro al territorio e beneficiare l'intera collettività". Il distretto cartario toscano, che si estende prevalentemente nell'area delle province di Lucca e di Pistoia, rappresenta il maggior polo del riciclo di carta in Italia e uno dei più importanti a livello europeo, con circa 100 imprese (alcune anche con oltre 500 dipendenti), 6.200 occupati e un fatturato nel complesso di circa 3 miliardi e 850 milioni di euro l'anno, e con un indotto economico generato che si estende ai settori della meccanica, dell'impiantistica, dei trasporti.
"Bisogna tutelare questo settore che, al momento, subisce uno svantaggio competitivo notevole rispetto alle imprese situate in altri paesi europei - sottolinea l'esponente di Forza Italia -. I costi energetici che le imprese italiane devono sostenere sono altissimi e i margini di intervento non sono molti. Uno di questi sarebbe permettere la valorizzazione degli scarti ottenuti dalle operazioni di riciclaggio della carta, che potrebbe tra l'altro fornire energia per le imprese e per la collettività".