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Videosorveglianza, arrivano 11 telecamere alle 'porte di accesso' del Comune

Nei primi mesi del 2016 arriveranno 11 nuove telecamere di sorveglianza situate nelle strade di accesso del comune di San Miniato. La firma del protocollo tra Comune, carabinieri, guardia di finanza e prefettura è arrivata oggi, martedì 1° dicembre. Il progetto avrà durata triennale ed è stato finanziato per 90mila euro dalla Fondazione CRSM. Particolarità di questi occhi elettronici le due modalità di sorveglianza: 11 registreranno 24 ore su 24 i flussi di auto e persone (telecamere contestuali), mentre 9 di queste saranno abilitate principalmente per la lettura targhe.

Dove saranno installate le 11 telecamere:

a) Località Ponte a Elsa, via Tosco Romagnola, bivio via Nazionale;
b) Viale Marconi, altezza Stazione FF.SS.;
c) Via dei Mille, altezza svincolo SGC direzione Pisa;
d) Via di Castelfiorentino, angolo via Poggio al Pino;
e) Via Dalmazia, angolo via Bassa;
f) Località Ponte a Egola, via Pannocchia angolo via di Pruneta;
g) Località San Romano, via Tosco Romagnola ovest, altezza Credito Cooperativo Pisa e Fornacette;
h) Località Ponte a Egola, rotonda via Gramsci, intersezione via Turati, via Romaiano, via Terracini;
i) Località Ponte a Egola, rotonda bivio SGC, direzione Firenze;
j) Località San Donato, rotonda via Leonardo Da Vinci, intersezione bretella del cuoio, interporto, via Romaiano;
k) Via I maggio, intersezione via delle Pinete.

Le postazioni cui alle lettere b), c), i) e j), ubicate in prossimità dei due svincoli di accesso/uscita della SGC FIPILI, saranno altresì dotate di un sistema di lettura targhe

Il funzionamento è stato spiegato dal comandante Dario Pancanti, comandante della polizia municipale presente assieme ad Antonio Trombetta, capitano della compagnia carabinieri locale, e a Roberto Scafetta, comandante delle fiamme gialle locali.

La trasmissione dei dati avverrà con infrastrutture in stile 'ponte radio' per rimandare il segnale alla centrale operativa, presso il comando della polizia municipale. La Rocca di Federico II e il ponte radio di Cigoli, in quanto punti più alti, sono stati i luoghi deputati. Le immagini, una volta arrivate, sono registrate presso un apposito server, dove verranno conservate per sette giorni. Al termine, se non vi sono indagini disposte dall'autorità giudiziaria, vengono eliminate. Le centrali di controllo sono presso la polizia municipale e i carabinieri di San Miniato. Sarà attiva anche una funzione alert che permetterà di avvertire le forze dell'ordine nel caso in cui venisse pizzicato un veicolo ricercato.

Presente anche Valerio Massimo Romeo dell'ufficio del vicario del prefetto di Pisa, che ha voluto ringraziare e complimentarsi gli altri firmatari del protocollo per il progetto: "I reati predatori come furti e rapine sono i più insidiosi, per i quali l'unica azione di successo è la prevenzione. Nella provincia di Pisa non è radicalizzata la criminalità organizzata. I cittadini e la stampa chiedono però a gran voce maggiore sicurezza contro questi piccoli reati. Questo progetto risponde a questa esigenza".

Una videosorveglianza di questo tipo è stata attivata per la prima volta nella provincia. Pisa, al momento, provvede solo all'anagrafe delle telecamere di videosorveglianza da parte dei privati con attività commerciale.

Il neopresidente della Fondazione CRSM Mario Marinella ha approvato il progetto: "Per migliorare la qualità della vita e la vivibilità della città è necessario investire in sicurezza. Il nostro contributo è una scelta importante in questi momenti economicamente difficili". Un altro risvolto positivo dell'impianto di videosorveglianza, secondo Marinella, sarà l'aumento degli investimenti in seguito a questa 'vigilanza perpetua'.

A conclusione il sindaco Gabbanini: "Questo è il primo step, che pensiamo di ampliare e sul quale pensiamo di investire in futuro anche con risorse proprie. È da un anno che lavoriamo con controlli e sopralluoghi per il progetto. Voglio ripetere il concetto che la videosorveglianza è solo per prevenzione".

"Ed è un deterrente che aiuterà tutti - commenta il primo cittadino rivolto verso gli altri ospiti, i rappresentanti dei Ccn, delle attività produttive e soprattutto del Consorzio conciatori. Quest'ultimo sta provvedendo all'installazione di un sistema di sorveglianza autonomo all'interno del progetto Apea (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata), del quale "sentiremo parlare a breve", a detta di Gabbanini.

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