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Esplosione alla Cromochim di via Melaccio. Arrivano i soccorsi

L'intervento a Santa Croce sull'Arno (foto gonews.it)

Esplosione stamani, giovedì 26 novembre all'azienda Cromochim di Santa Croce sull'Arno. I fatti sono avvenuti intorno alle 11.40 nell'azienda di via Melaccio. Dai primi accertamenti parrebbe che a causa della rottura di una tubazione si sia verificato il rilascio di una nube e di liquido.

Si sono visti uscire fumi a causa, a quanto pare, della esplosione di un reattore. È stato attivato un raggio di precauzione di 25 metri interdetto a tutti, esteso a 100 dove possono circolare solo autorizzati.

Sul posto i vigili del fuoco di Castelfranco di Sotto con anche il nucleo Nbcr, la Misericordia locale, l'automedica del 118, i carabinieri, la polizia municipale e la protezione civile. I lavoratori delle aziende vicine sono stati allontanati e la produzione si è fermata. Le persone che lavorano o sono sul posto sono state obbligate a indossare la mascherina.

Testimoni delle vicine aziende, in particolare della conceria 'Cigno', parlano di una nube scura sprigionatasi negli ambienti circostanti al punto, a quel che viene raccontato, di arrivare a "oscurare il sole".

L’Arpat sta facendo dei campionamenti: il cromo infatti si disperde a terra. Si raccomanda gli operai che avessero parcheggiato in zona di non lavare la propria auto ma di rivolgersi ai vigili del fuoco per evitare di disperdere il cromo, che a terra diventa liquido e incolore. A quel che si apprende non ci sarebbe stata una nube tossica ma c’è il rischio di contaminazione negli ambienti circostanti.

È stato preallertato il coordinamento regionale delle maxiemergenze.

Si parla di un operaio che si sarebbe recato al pronto soccorso dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli con mezzi propri per accertamenti. Altri erano invece dentro le fabbriche e non ci sarebbero altri feriti. Si consiglia a chi lavora in zona di non restare sottovento, quindi verso Castelfranco di Sotto.

Sul posto anche il sindaco di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda e l’assessore alla Protezione Civile Piero Conservi che ha spiegato: “Le mascherine sono state fatte poi togliere e la bonifica è per cercare di non far andare il cromo nelle fognature comunali”.

Circa un centinaio di lavoratori della fabbrica saranno sottoposti a trattamento sanitario precauzionale ma le autorità cittadine hanno assicurato che non vi è alcun rischio per la popolazione.

 

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