"La notizia dell’attribuzione del Castello di Oliveto a Brunelleschi è sicuramente un fatto molto importante dal punto di vista storico e culturale per tutta l’area fiorentina".
Così Dario Nardella, Presidente della Città Metropolitana di Firenze, ha esordito nella lettera che ha voluto inviare al Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, e al Prof. Massimo Ricci (uno dei maggiori studiosi al mondo del Brunelleschi), nel giorno della conferenza che lo studioso ha in programma oggi nella sala d’onore del Castello di Oliveto, allo scopo di illustrare nei dettagli tutte le “prove” che ha ricostruito nel corso della sua ricerca.
“Si tratterebbe – precisa Dario Nardella – dell’ennesima dimostrazione di grandezza di questo autore che, ricordiamo, è stato al contempo architetto, ingegnere, scultore, orafo e scenografo. Brunelleschi rappresenta uno dei simboli più alti di Firenze capitale mondiale dell’arte e della cultura; immerso nella concezione di vita e del mondo che era l’umanesimo cristiano, fu uno degli iniziatori del grande movimento conosciuto come Rinascimento fiorentino, forse la più alta concentrazione di geni artistici in un territorio mai raggiunta in tutta la storia dell’umanità”.
“Tale scoperta – osserva ancora il Presidente della Città Metropolitana di Firenze – è poi molto importante perché rinforza il già saldo legame che unisce Castelfiorentino e Firenze: penso alla condivisione del Giglio come simbolo cittadino, la sottoscrizione della pace tra Firenze e Siena per la battaglia di Montaperti che fu siglata proprio a Castelfiorentino, la storia comune di personaggi importanti come Benozzo Gozzoli e Cosimo Ridolfi e tanti altri esempi.
Adesso questa grande scoperta, per cui il costruttore della grande Cupola del Duomo di Firenze è anche ideatore del Castello di Oliveto di Castelfiorentino. Concludo, quindi, sottolineando il mio più pieno appoggio al Prof. Ricci perché continui in questa fondamentale attività di ricerca storica e architettonica e resto ansioso di conoscere ancora maggiori dettagli”.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, che fin dai primi contatti con il prof. Ricci e la proprietà del Castello ha manifestato grande interesse per questa ricerca.
"Ringrazio Nardella per le sue parole – osserva Falorni – che rappresentano anche un incoraggiamento a proseguire il lavoro avviato, perché è ormai chiaro – e il prof. Ricci lo ha confermato – che questo studio apre la ricerca anche verso nuovi orizzonti, finora inesplorati.
Un cammino a cui intendiamo offrire tutto il nostro supporto, perché, come è vero che Brunelleschi aveva trovato in Valdelsa argilla per i suoi mattoni e artigiani che sapevano come impiegarli, è altrettanto vero che noi vediamo in questo Genio del Rinascimento un’occasione di rilancio per tutto il territorio, un’opportunità imperdibile per cominciare fin da ora a pensare a nuovi itinerari culturali e turistici basati sui personaggi che hanno fatto la grandezza di Castelfiorentino e di Firenze: un percorso ideale da nord verso sud, che da Cosimo Ridolfi e dalla Villa di Meleto, possa svilupparsi in direzione di Benozzo Gozzoli e il suo Museo per arrivare infine al Castello di Oliveto di Filippo Brunelleschi".

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa