Il 39enne camionista di Zambra accusato di aver ucciso la moglie Mara Catani Nieri a Capannoli, avrebbe sconfessato le precedenti versioni date agli inquirenti.
Secondo quanto riporta l'edizione odierna de 'Il Tirreno', l'uomo avrebbe parlato di una caduta accidentale che precedentemente non era presente nel suo racconto di quel 26 aprile 2013, quando la moglie fu trovata senza vita nel cortile di casa. Il 39enne aveva parlato, invece, solo di un malore.
L'uomo avrebbe lasciato la moglie in auto dopo la caduta, ma a causa dell'alcol, non sarebbe riuscito a soccorrerla. La mattina, stando al suo racconto, l'avrebbe trascinata fuori nel cortile. Non è ancora chiaro, però, perché fosse seminuda.
Inoltre, sembrerebbe che qualche anno fa la donna fosse stata trovata nel cortile accanto all'auto in circostanze analoghe, con i pantaloni abbassati: in quel caso si pensò ad un tentativo di stupro, ma l'episodio non può certo passare inosservato e andrà fatta maggiore chiarezza.
Non sarebbe la prima volta che l'uomo cambia versione al suo racconto di quella sera.