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GoBlog  - Giusi Alessandra Vaccaro


Benvenuti in casa Gori spopola al teatro del Popolo di  Castelfiorentino

Sold out al teatro del Popolo di Castelfiorentino per Benvenuti in casa Gori, l’esilarante capolavoro  di Alessandro Benvenuti scritto a quattro mani con il grande Ugo Chiti  e divenuto celebre anche grazie all’omonima versione cinematografica.

Benvenuti, da solo in scena,   da vita a dieci personaggi,  i componenti di una litigiosa famiglia toscana alle prese con il tradizionale pranzo di Natale.  Tanti e diversissimi i personaggi, ma sulla scena, un unico incredibile attore che coadiuvato da un magistrale gioco di luci non fa sentire l’assenza di movimento neanche per un attimo.

Lo spettatore, nel buio della sala, è accompagnato in un viaggio fantastico che gli permette di creare nella sua mente una casa Gori piena di suppellettili, rumori, profumi e persone, solo mediante l’aiuto  del protagonista che, con maestria, si trasforma di volta in volta accompagnando un dialogo/monologo serratissimo con stupefacenti caratterizzazioni e mutamenti di voce.

Un susseguirsi di gag, vedono attorno al tavolo delle feste  il novantenne nonno Annibale, Gino Gori il capofamiglia, sua moglie Adele e il loro figlio Danilo con la scontrosa fidanzata Cinzia. Bruna, sorella della padrona di casa, con suo marito Libero e la figlia Sandra con, a sua volta, marito e figlioletta al seguito.

Mentre i commensali attendono annoiati  l’Urbi et Orbi del Papa, la padrona di casa serve le pietanze tipiche della cucina toscana.  La noia ben presto, però,  porta una  conversazione leggera e disimpegnata a un clima di grottesche rivalità dove piccole e grandi incomprensioni ed eterni dissapori contribuiscono a  rendere il banchetto ancor più tragicomico.

Nel buio più totale la scenografia spoglia è arricchita  solo da una carrozzina, il resto lo fa una stupefacente coreografia di  luci che senza dubbio scandiscono i momenti più salienti della commedia arricchendo la recitazione ottima di uno dei più grandi artisti italiani.

Tra il riemergere di passati rancori, gelosie e insofferenze più o meno sopite, Benvenuti delinea questo surreale ritratto familiare al vetriolo in maniera magistrale. E così, un successo teatrale immutato anche dopo decenni di repliche, lo ha al fine premiato tributandogli un’ autentica ovazione d’applausi tra un crostino e una cucchiaiata di tortellini in brodo.

Giusi Alessandra Vaccaro

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