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Una grossa trappola di metallo e munizioni a palla non denunciate: sequestrate dalla polizia provinciale

Una trappola in metallo, mimetizzata all'interno di una carcassa di gallina, era l'esca posizionata per catturare illegalmente piccole volpi o faine. L'intervento degli agenti di Polizia provinciale ha però messo fine all'attività illegale di cattura di fauna selvatica sequestrando il marchingegno e denunciando il responsabile.

Teatro del nuovo intervento La Briglia, nel comune di Vaiano, dove la Polizia provinciale a seguito di precedenti verifiche, sopralluoghi e indagini ha accertato all'interno di un terreno agricolo recintato coltivato a ortaggi e olivi la presenza della grossa trappola. L'esca era posizionata in maniera tale da imprigionare i piccoli mammiferi presenti in zona, e appartenenti a specie protette come faina, donnola, istrice o volpe, naturalmente attratti dalla carcassa di gallina.

Successivi indagini ispettive hanno permesso di rinvenire anche delle cartucce a palla unica, non denunciate e quindi illegalmente detenute. La trappola e le munizioni sono state sequestrate e il responsabile denunciato alla Procura per caccia con mezzi non consentiti e in giorno di silenzio venatorio.

Questa nuova operazione, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale di Prato per la tutela e la salvaguardia della fauna selvatica della nostra provincia, evidenzia l'importanza della presenza di personale di vigilanza specializzato sul territorio, con particolare riferimento anche a zone periferiche/extraurbane, dove le altre forze di Polizia, impegnate in altre attività d'istituto, non possono essere presenti.

Il Corpo provinciale rinnova la propria disponibilità a fornire informazioni e ricevere richieste e/o segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della provincia di Prato.

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