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“L'impresa va in scena” Confindustria debutta in teatro per la settimana nazionale della Cultura d’Impresa

foto d'archivio

“L’impresa va in scena”, un’iniziativa di assoluta novità per Confindustria che vuole uscire dal contesto degli "addetti ai lavori" e diffondere il valore positivo dell'impresa e della cultura imprenditoriale a un pubblico sempre più vasto, attraverso letture e racconti recitati.

Lunedì 9 novembre 2015 alle ore 21, lo spettacolo teatrale "Sogni dietro al cancello", regia e sceneggiatura di Silvia Becattini - Compagnia Teatrale ComaRimaggio andrà in scena al Teatro di Rifredi di Firenze (via Vittorio Emanuele II, 303).

L’iniziativa che si inserisce nell'iniziativa nazionale della XIV Settimana della Cultura d’Impresa fa tappa (con rappresentazioni teatrali diverse) in nove città italiane da Milano a Palermo passando per Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Roma, Napoli e Bari e racconterà la ricchezza della industria italiana.

Nel pomeriggio lo spettacolo fiorentino sarà dedicato alle scuole.
La rappresentazione della sera è ad ingresso libero previa prenotazione (elisabetta.josi@confindustriafirenze.it)

Sogni dietro al cancello
Lo spettacolo è un atto unico ambientato in una fabbrica, o meglio in diversi ambienti di una qualsiasi, anonima fabbrica italiana. L’assenza di un luogo e di un tempo precisi permette alla storia di colorarsi di volta in volta di connotazioni temporali e geografiche diverse e l’uso di tre diversi ambienti di scena (l’ufficio di direzione, il bar/mensa, una sala di aspetto) favorisce lo svolgersi delle diverse storie; la vicenda teatrale infatti procede per piccole storie i cui protagonisti, giovani imprenditori, operai, donne in attesa di assunzione, Colleghe ed altri, occupano spazi fisici ed emozionali diversi. A fare da collante alle varie storie, non sul piano temporale ma piuttosto su quello emotivo, vi è la figura della simpatica Liliana, la donna delle pulizie che, occupando gli spazi della fabbrica quando la produzione è ferma, ed in completa solitudine, si trova a raccogliere e tirare le fila dei vari accadimenti diurni, portando lei stessa la sua personale vicenda di lavoratrice, moglie, madre.

Fonte: Confindustria Firenze

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