Sei di Castello se il 27 ottobre del 1955 apriva la storica macelleria Neri a Castelfiorentino in via Garibaldi, "borgo" per i Castellani Doc. Sono passati 60 anni esatti, tre generazioni, tanta passione e professionalità .
Oggi sono passato a trovare Gianfranco per fargli gli auguri e sono riaffiorati vecchi ricordi:
- Ho aperto con il mio babbo esattamente 60 anni fa, era un martedì e mi ricordo come fosse oggi. Prima usava rispettare vecchi detti, come "né di marte (martedì), né di venere (venerdì) ci si sposa né si parte" e valeva anche per comprare o iniziare certe cose, come appunto aprire il negozio.
Allora un nostro vicino ci disse che avrebbe comprato lui per primo della carne il giorno prima il lunedì, questo fu il battesimo e l'inizio della nostra attività. Prima il negozio era pochi metri prima di dove è ora, esattamente dove ora c'è il Maggiorelli, poi comprammo questo fondo e tutto è rimasto come prima, come un incantesimo, stessi marmi alle pareti, lo stesso orologio alla parete.
Da ragazzo ho portato tanta ciccia in giù e su con il carretto, prima non c'erano i mezzi di ora e le carni si macellavano e lavoravano tutte interamente in bottega, si lavorava la trippa e si faceva il Burristio, ora non si possono più fare per le nuove norme di igiene.
Poi mentre mi racconta queste e altre cose, apre un cassetto e tira fuori un vecchio giornale mastro, dove venivano annotate le spese e le entrate.
- Guarda che giro c'era una volta... Pasqua 1965: comprato cinque vitelli e 40 agnelli, in quei tempi c'era soddisfazione a lavorare, il negozio sempre pieno, mi ricordo che all'apertura le persone erano già fuori ad aspettare. I clienti erano affezionati e c'era rispetto e fiducia reciproca, ora i clienti abituali si contano sul palmo di una mano, sono cambiati i tempi e la società, ci sono i super mercati guardi i prezzi nessuno si chiede,la provenienza, come sia fatto, come sia prodotto, io nelle mie 'sarsiccie' metto solo ingredienti naturali e le puoi mangiare anche crude, quelle della grande distribuzione.
I minuti passano, ma ad ascoltare Gianfranco è un piacere e sembra il tempo non sia passato, mi accorgo che manca poco alle 20, lo saluto e gli faccio ancora gli auguri. Lui non è il tipo da torte o feste, ha sempre lavorato tanto con serietà, onestà e tanta professionalità, ma mi sembrano doverose queste due righe.
Alessandro Verdiani