La “ruggente” risposta del Sindaco Trentanovi ci fa capire che abbiamo colpito nel segno. Davanti ad osservazioni e domande precise il Sindaco non trova di meglio che utilizzare l’ufficio stampa del Comune (pagato con i soldi di tutti i Cittadini) per attaccare e denigrare l’opposizione. E ancora una volta, in maniera quasi infantile, richiama gli anni del governo della giunta Bazzani (oltre 10 anni fa): quanto brucia ancora al centrosinistra quella “interruzione civica” di un governo partitico monocolore pluridecennale!
Noi però guardiamo al presente e non al passato e torniamo a chiedere conto sui punti su cui il Sindaco non ha risposto: Il problema non è aver scelto di costruire la scuola sul terreno di Bustecca. Il problema è aver scientemente ignorato le caratteristiche geologiche dell’area e non aver inserito già nel progetto iniziale (poi appaltato) anche le necessarie opere di consolidamento. Perché? Secondo noi perché altrimenti tutti avrebbero capito quale sarebbe stato il costo totale dell’opera e sarebbe stato difficile non accettare la valutazione di proposte alternative. Infatti i soldi spesi per il futuro dei bambini sono sempre ben spesi: ma se per il futuro dei bambini si spende un paio di milioni di Euro più del necessario (cioè per dare la medesima opera con le medesime caratteristiche) quelli sono soldi buttati. Ma la cattiva amministrazione non finisce qui: se il progetto appaltato avesse contenuto TUTTE le opere (e non si fosse scelto deliberatamente in corso d’opera di stralciarne alcune per fare il consolidamento della collina), l’impresa non avrebbe potuto vantare diritti sul vecchio edificio di Via Semifonte a scuola nuova non completata (fra parentesi ricordiamo che per questo abbiamo già pagato 55.000 Euro e altri ne pagheremo fino a settembre 2016).
La presenza dell’Unione Comunale in questa vicenda è secondaria (fermo restando il nostro giudizio negativo su di essa) perché quando si amministra male lo si fa sia in Comune che nell’Unione. Ci permettiamo anche di far notare al Sindaco che la qualità della scuola non dipende solo dall’edificio: credo che tutti noi quando pensiamo ai nostri anni di scuola ricordiamo gli insegnanti e la loro capacità di coinvolgere, le esperienze, le emozioni, gli amici, la crescita umana ed intellettuale di quegli anni. L’edificio è l’ultimo dei nostri ricordi e non credo che chi ha frequentato in edifici meno attraenti abbia delle menomazioni rispetto agli altri. Anche questo modo di vedere fa parte di quella cultura dell’apparire, dell’immagine e del preoccuparsi più della facciata che della sostanza che non appartiene ad Obiettivo Comune. Ed infine: noi non abbiamo messo in dubbio che nel bilancio dell’Unione siano stati stanziati i soldi (1.700.000 Euro) per finire la scuola. Facciamo solo notare che vanno anche trovati. E l’Assessore Bandinelli nei giorni scorsi ha detto chiaro e tondo che si dovrà prendere un mutuo. Ma Bandinelli e Trentanovi non sono nella stessa Giunta?
Movimento Civico Obiettivo Comune
