E' dal 2011 che si assiste al definanziamento del fondo sanitario nazionale e al capovolgimento del sistema sanitario nazionale basato sul diritto alla salute di tutte e di tutti.
Il premier Renzi ha reso note le cifre per il 2016 : 111miliardi per il fondo sanitario nazionale ma si tratta di una cifra che è molto inferiore al reale fabbisogno della sanità. Questo fabbisogno era stato concordato con il “Patto della Salute” tra Stato e Regioni (luglio 2014) nell'ordine dei 115miliardi e 444milioni per il 2016, quindi mancano all'appello circa 4 miliardi e rotti.
Il governatore Rossi si prepara quindi ad affrontare i minori trasferimenti con la legge regionale 28/2015 che presentata come riordino della sanità toscana è in realtà una operazione puramente economica fatta tramite tagli al personale e ai servizi. Invece di tagliare veramente gli sprechi, le diseconomie, il malgoverno della sanità, intervenire sui servizi in ginocchio a causa del blocco del turn over, si cerca la via più semplice colpendo il costo del lavoro.
Le USL della toscana si ridurranno da 12 a 3 ma nella sostanza questo significherà:
– creazione di USL mastodontiche, mostri di burocrazia, sotto diretto controllo politico
– diminuzione ed allontanamento dei servizi dai cittadini, dai sindaci e dai bisogni reali dei territori
– esternalizzazione della diagnostica e della riabilitazione con la promozione del privato ( sociale o a-sociale che sia)
– impoverimento del servizio pubblico che spalanca le porte al privato e al business delle polizze sanitarie assicurative
– tagli dei posti letto e del personale: si prevedono 2000 operatori in meno, la maggior parte medici e d infermieri
Già oggi una parte dei toscani non si cura in modo adeguato a causa delle lunghe liste di attesa e perchè non riesce a sostenere il costo del ticket, con questa legge si accentuano le disuguaglianze e si creano cittadini di serie A che potranno ricorrere al privato e cittadini di serie B che saranno costretti a rivolgersi ad un servizio pubblico sempre più impoverito e dequalificato o peggio rinunciare a curarsi.
Per questo il Partito della Rifondazione Comunista Empolese-Valdelsa invita i cittadini a firmare la proposta di Referendum abrogativo della legge regionale 28/2015 presso i banchini organizzati dal Comitato promotore del referendum oppure recandosi presso l'URP del proprio comune e chiedendo l'apposito modulo.
Per avere maggiori informazioni al riguardo è organizzato a Certaldo un incontro pubblico mercoledì 21 ottobre alle ore 21,15 presso la Saletta delle riunioni in via II Giugno, partecipano:
Danielle Vangieri - segreteria regionale del PRC e nel Coordinamento Regionale per il Diritto alla Salute
Paolo Porta - segretario aziendale NURSIND - Sindacato Professioni infermieristiche
Dott. Giuseppe Lippi - medico ospedaliero
Durante la serata sarà possibile firmare per il referendum.
Contro lo smantellamento della sanità pubblica serve un nuovo impegno conflittuale, dei lavoratori e dei cittadini, per un nuovo modello di sanità con accesso universale e garantito che allontani ogni ombra di speculazione sulla salute di tutti noi.
Fonte: Partito della Rifondazione Comunista – zona Empolese-Valdelsa
