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Obiettivo Comune: "Finalmente l'assessore ammette la mancanza di soldi per finire la scuola"

La scuola elementare di Bustecca in costruzione

Se non fosse drammatica, la situazione potrebbe dirsi grottesca: leggiamo le dichiarazioni alla stampa dell’Assessore Bandinelli e restiamo di stucco. Da più di un anno Obiettivo Comune denuncia il fatto che la nuova scuola elementare di Bustecca non viene completata perché mancano i soldi.
E i soldi mancano perché le amministrazioni Semplici-Trentanovi hanno scelto di costruire la scuola nel posto più costoso dal punto di vista idrogeologico, con una gara penalizzante che non ha portato ribassi e che sta invece portando penali da pagare (ad oggi abbiamo già pagato 55.000 Euro ma a questo punto le dovremo pagare fino alla fine del 2016, se si avvera lo scenario prospettato da Bandinelli).

Ma fino ad ora tutti hanno continuato a bersi la favola delle difficoltà impreviste, del patto di stabilità, del governo, della magistratura che ascolta le denunce anonime. Non solo, hanno continuato a credere anche ai ripetuti annunci di apertura “il prossimo settembre” che si sono ripetuti per anni e che sono stati utilizzati anche come spot elettorali.
Ma la verità è come la terra che frana a Bustecca, prima o poi viene giù: come mai quello che ora dice l’Assessore Bandinelli non è mai stato ammesso né dal Sindaco Trentanovi né da altri esponenti della maggioranza? Per far star buoni i Cittadini nel tentativo che dimentichino tutto? Per non far capire che le responsabilità della mancata apertura della scuola non sono lontane ed imprecisate, ma hanno nomi e cognomi delle amministrazioni che hanno governato Barberino negli ultimi anni.

Ora, come affermato da Bandinelli, l’Unione dovrà prendere un mutuo per finire l’opera. E il mutuo chi lo pagherà? Noi Cittadini. Ma quante cose si sarebbero potute fare con tutti i soldi che sono stati buttati a Bustecca e che ancora ci dovranno essere buttati? E’ ora che i Cittadini aprano gli occhi! Questa non è buona amministrazione. E’ solo arrogante improvvisazione. Ora Bandinelli ci prospetta la fusione con Tavarnelle come soluzione di tutti i mali! Cerchiamo di non cascarci anche questa volta: la fusione servirebbe solo ad allungare il brodo (e a diluire il dissenso, sia dei movimenti organizzati che dei Cittadini). L’amministrazione Trentanovi prenda atto del suo fallimento e se ne vada a casa lasciando la gestione di Barberino a chi ha veramente a cuore questo territorio ed i suoi Cittadini!

Paolo Tacconi (Capogruppo Consiliare Obiettivo Comune Barberino Val d'Elsa)

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