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Fiamme in carcere per la protesta di un detenuto, la denuncia del sindacato

Le fiamme sono divampate nel primo pomeriggio di oggi, poco dopo nel 13,  nel carcere di Lucca per la sconsiderata protesta di un detenuto italiano, già noto alle cronache per aver destabilizzato in più occasioni  l’ordine e la sicurezza nel penitenziario toscano. Il detenuto, in passato destinatario di due TSO, ha infatti dato fuoco alla sua cella e solamente il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha impedito che nel penitenziario lucchese si verificasse una tragedia. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Spiega il Segretario Generale SAPPE Donato CAPECE: “Nelle prime ore del pomeriggio, il detenuto ha dato fuoco al materasso, alle coperte e al televisore per protesta non si è capito bene contro chi e cosa. Parliamo di un soggetto destinatario di ben due TSO, che ha tentato il suicidio, ha posto in essere atti di autolesionismo ed ha evidenti problemi psichiatrici. I Baschi Azzurri hanno impedito che la situazione degenerasse ma è chiaro che nelle carceri toscane la situazione è diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente  in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici”.

Il Segretario Regionale SAPPE della Toscana, Pasquale Salemme, tira un sospiro di sollievo “per l’ennesima tragedia evitata dal coraggio e dalla professionalità degli uomini del Reparto di Polizia penitenziaria di Lucca” e cita gli episodi critici accaduti nel carcere toscano negli ultimi tempo: “Decine di colleghi, in diverse occasioni, sono stati aggrediti da detenuti. E questo nell’indifferenza generale, specie di chi è convinto che i poliziotti penitenziari sono evidentemente ‘carne da macelllo’. Ora basta, però! Il personale in servizio a Lucca non può pagare lo scotto di questa diffusa e pericolosa inadempienza istituzion

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