Nella giornata di Venerdì 2 Ottobre, si è tenuta la commissione statuto e regolamenti, con all'ordine del giorno una modifica, da me presentata, al Regolamento del Consiglio dei Giovani.
La stessa riguardava l'abolizione del vincolo di residenza per chi si voglia candidare nell'organo consultivo giovanile certaldese.
Si è potuta registrare disponibilità a parlarne da parte della maggioranza, la quale, però, non ha assolutamente presentato correzioni di alcun genere.
Infatti la mia proposta, presentata come mozione prima (agli inizi di settembre, a causa dei tempi stringenti, dato che l'organo giovanile, scaduto a luglio, deve essere rieletto entro tre mesi 3, come da regolamento) e in qualità di oggetto di dibattito in commissione poi (come da accordi in sede di conferenza dei capigruppo assieme al capogruppo PD Yuri Furiesi), è stata ampiamente criticata circa i termini ed il vocabolario utilizzati senza che, però, venissero presentate variazioni concrete, né tanto meno scritte.
E' altresì curioso come la commissione sia stata convocata in data 22 settembre (e comunicata tramite PEC in data 25 settembre) per il giorno 2 ottobre e, nonostante nel corso della conferenza dei capigruppo svoltasi in data 8 settembre, mi fosse stato comunicato (e fossi stato rassicurato) dal Sindaco sulla possibilità di avere tempi utili per discutere della modifica, prima che venissero indette le elezioni del Consiglio dei Giovani, questa stessa possibilità sia svanita, perché proprio il giorno prima della commissione del 2 Ottobre è stata emessa e pubblicata un'ordinanza del sindaco (il giorno 1 Ottobre, ore 14.34), ad insaputa dell'assessore competente, proprio per indire le elezioni giovanili, facendo svanire ogni minima possibilità di dialogo circa la modifica stessa.
Apprezzo il venirsi incontro fra le parti, la politica giovanile non dev'essere solamente tutelata, ma anche e soprattutto incentivata ed il sottoscritto è consapevole di aver già fatto tanto (ma non abbastanza) affinché la partecipazione giovanile diventi una realtà sempre più radicata e concreta nel nostro territorio.
Abolire il vincolo della residenza sarebbe stato un primo passo importante verso un maggior coinvolgimento della gioventù certaldese, ma non solo.
Mi riferisco infatti a quei giovani non residenti a Certaldo, ma nelle frazioni limitrofe in primis, che in questi mesi si sono confidati con me chiedendo di muovermi affinché si aprisse una nuova porta per una migliore consultazione giovanile, che non si limiti quindi ai soli residenti, ma anche a chi vive Certaldo, non essendovi necessariamente residente.
Si è deciso, però, di attaccarsi alla, ed attaccare circa la, terminologia usata senza tentare nemmeno di risolvere la questione, perdendo ulteriormente tempo, quando in realtà (sappiamo benissimo tutti) di tempo, in questi lunghi anni di crisi politica, ne è già stato perso abbastanza.
Nessuno ha mai messo in dubbio l'importanza ricoperta dal Consiglio dei Giovani, trampolino di lancio fondamentale per gli amministratori di oggi e di domani, vero fiore all'occhiello della nostra comunità e sempre risultato efficiente nel lavoro svolto e destinato a restare tale anche in futuro.
Altrapolitica nel proprio programma elettorale prevedeva anche un maggior protagonismo dei giovani ed è questo che sta portando avanti.
E' vero anche, come sostengono dalla maggioranza, che questo non è il tempo di fare proclami né gridare per far sentire la propria voce, non ci sono elezioni da vincere, né poltrone da spartire.
Perciò invitiamo la maggioranza stessa a polemizzare meno e presentare ''de facto'', quando se ne palesi la necessità (perché il sottoscritto si ritiene fallibile), alternative alle proposte presentate.
Altrimenti del tanto ostentato ''cambiamento'' resta solo il concetto; altrimenti si rischia solamente di perdere del tempo utile a rivedere ciò che c'è da perfezionare.
E non ce lo possiamo più permettere.
Eliseo Palazzo, consigliere comunale Altrapolitica
