Una cittadinanza onoraria simbolica, ma che assume un grande valore e un preciso significato. Nella seduta di ieri sera (1 ottobre) il Consiglio Comunale di Castelfiorentino ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria simbolica ai “piccoli ambasciatori di pace” del popolo Saharawi, il popolo del Sahara occidentale che da decenni si batte per la propria libertà e l’effettivo riconoscimento del principio di autodeterminazione.
Un diritto – come ha ricordato Francesca Giannì (Assessore alla Cooperazione Internazionale) – più volte riconosciuto da diverse risoluzioni dell’assemblea generale dell’ONU e anche da un significativo parere da questa richiesto alla Corte dell’Aja, ma sempre negato dal Marocco e dalla Mauritania.
La proposta di conferimento della cittadinanza onoraria ai saharawi era stata formulata questa estate dall’associazione Hurria, che ogni anno organizza l’accoglienza dei “piccoli ambasciatore di pace” nei Comuni dell’Empolese-Valdelsa, e il Sindaco Falorni aveva assunto un preciso impegno in tal senso.
Di qui la proposta della Giunta Comunale e il voto unanime del Consiglio nella seduta di ieri
“Sono 32 anni che questa esperienza vive all’interno dei nostri territori – ha esordito l’Assessore Giannì nel suo intervento di ieri – e ancora c’è molto da fare affinché la causa Saharawi possa essere ritenuta vinta”.
“Votando per la concessione della cittadinanza onoraria simbolica ai piccoli ambasciatori di pace – ha concluso Giannì – noi votiamo per rafforzare il nostro appoggio politico alla loro causa, sia per affermare un modello pacifico di risoluzione dei conflitti che per muoverci, in modo deciso, verso un modello di cooperazione allo sviluppo a lungo termine, uscendo dalla logica emergenziale che produce non indifferenti storture, come la fuga forzata e giustificabile di miriadi di donne e uomini verso l’Occidente”.
L’intervento e le ultime parole dell’Assessore Giannì sono state accolte da un applauso.
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa