Oggi, giovedì primo ottobre, si celebra la “Giornata Internazionale dell’Anziano”, cui ha aderito anche l’Asl 11, richiamando l’attenzione sul fatto che l’invecchiamento è un processo biologico che determina una sempre minore capacità di adattamento dell’organismo all’ambiente, e, di conseguenza, una maggiore fragilità ossia una aumentata vulnerabilità e ridotta capacità di risposta ad eventi stressanti che possono colpire più apparati e si traduce, quindi, in un aumento del rischio di ammalarsi.
“Preservare la salute significa, quindi, mettere in atto tutti quei suggerimenti forniti dalla medicina preventiva per evitare o limitare al massimo di cadere nella malattia, nel suo aggravamento e nelle complicanze - ha sottolineato Maria Giannotti, direttore dell’unità operativa complessa igiene degli alimenti e nutrizione dell’Asl 11 - La ricerca scientifica ha da tempo dimostrato che una corretta alimentazione, ancora meglio se associata ad alcune abitudini di vita (attività fisica), fornisce numerosi vantaggi sulla prevenzione dell’insorgenza e delle complicanze di alcune frequenti patologie dell’anziano. La prima preoccupazione è relativa a un’alimentazione carente dovuta sia a fattori organici quali diminuzione della capacità digestiva, attenuazione del senso della sete e della fame, difficoltà alla masticazione e alla deglutizione, sia a fattori socio economici quali ristrettezze economiche, solitudine, difficoltà a prepararsi il cibo e così via”.
La carenza nutrizionale può comportare gravi complicanze e soprattutto determinare un aumentato rischio di piaghe da decubito e un aumentato rischio di fratture.
E’fondamentale, quindi, individuare e valutare segni precoci di malnutrizione, al fine di poter intervenire in modo tempestivo. Il criterio più oggettivo è la perdita di peso progressiva superiore al 10% del peso abituale ma bisogna fare attenzione anche a indicatori più semplici come gli anelli o gli abiti che iniziano ad essere grandi.
Ecco, quindi, alcuni consigli pratici da seguire quotidianamente per garantire una giusta idratazione e un corretto stile di vita. Le indicazioni riguardano persone anziane sane, con un’attività fisica normale e con un fabbisogno energetico e nutritivo medio:
- variare spesso i cibi aiuta a evitare carenze nutrizionali e a mantenersi in salute. Rispettare i gusti e le tradizioni alimentari delle persone, non sottovalutando il piacere del mangiare e dello stare a tavola, utilizzando accorgimenti semplici: la cura della tavola e dell’apparecchiatura, l’orario dei pasti, la presenza di persone con cui condividere il cibo, la possibilità di avere piccoli aiuti;
- distribuire l’alimentazione in pasti piccoli e frequenti, evitando di concentrarla in 2 pasti più abbondanti e poco digeribili; utilizzare preparazioni ad alta densità energetica e/o proteica;
- preferire modalità di preparazione e di cottura dei piatti semplici e digeribili conditi a crudo;
- utilizzare come condimento olio extravergine di oliva, meglio a crudo, e insaporire con erbe e aromi;
- bere almeno 6-8 bicchieri di acqua al giorno,anche in assenza dello stimolo della sete;
- assumere almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdure fresca di stagione.
Se ci sono problemi di masticazione:
- utilizzare frutta ben matura, frullata o grattugiata, verdure cotte sotto forma di passati o di purè;
- consumare preferibilmente pasta o riso ben cotti e di formato piccolo. Per le minestre può essere utilizzato il semolino. Meglio scegliere pane morbido, anche bagnato in zuppe, pane e pomodoro, patate schiacciate o in purè;
- consumare preferibilmente carne, pesce (senza lische) e salumi tritati o in polpette, conditi con olio a crudo, per facilitarne la deglutizione o mescolati alle minestre.