Arte, cultura e ricette tradizionali “Alla Torre de’ Rossi”, il ristorante-wine bar attivo presso il Pitti Palace Hotel al Ponte Vecchio. Qui è stato svelato il busto di “Gusteau e l’Oca Intelligente”, opera dello scultore Dino De Ranieri, realizzato e inaugurato, non a caso, nell’anno di Expo 2015 e mentre il tema dell’alimentazione è al centro dell’attenzione mondiale.
L’opera è in linea con la filosofia della Fondazione Romualdo Del Bianco, di cui l’hotel e il ristorante fanno parte, e in piena sintonia con l’orientamento Life Beyond Tourism. Presenta un’oca mentre corteggia quel cuoco che intenderebbe metterla in padella. L’oca, con stile e affetto, cerca di far cambiare idea a colui che deciderà del suo futuro. Gusteau, il cuoco, da parte sua, si lascia piacevolmente convincere dall’amorevole comportamento dell’oca.
Lo svelamento dell’opera è avvenuto alla presenza della presidente della quinta Commissione Cultura del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani e del presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco, Paolo Del Bianco.
L’artista Dino De Ranieri di Pietrasanta ha realizzato negli anni numerose opere in marmo di Carrara. Alcuni suoi busti sono esposti in prestigiose istituzioni a Mosca e a Saratov e fanno parte della raccolta della Fondazione Romualdo Del Bianco - Life Beyond Tourism. Sempre per la Fondazione, lo scultore ha realizzato un modello raffigurante Leonardo da Vinci le cui copie, a grandezza naturale e in marmo di Carrara, sono state donate dalla stessa Fondazione a numerose istituzioni a Mosca, Yerevan, Tbilisi, Baku, Green Bay e Ivanovo.
Il ristorante wine bar “Alla Torre de’ Rossi”, con le sue terrazze panoramiche, il servizio curato e la sua cucina di ricerca del prodotto tipico e a chilometro zero, cerca di rappresentare al meglio lo spirito di “Life Beyond Tourism”, per la valorizzazione delle diversità culturali e per il dialogo fra popoli. Un orientamento che il presidente Paolo Del Bianco sta portando avanti da anni e con crescenti successi internazionali.
“Alla Torre de’ Rossi”, oggi anche con il saggio Gusteau, una semplice cena può diventare l’occasione per carpire la storia di un piatto, la complessità di un vino e le bellezze nascoste della città di Firenze.
Fonte: Ufficio Stampa