“Il Mediterraneo, sul piano dei traffici marittimi, potrà sempre più diventare un generatore di crescita economica. Ecco perché l’Italia, se vuole essere competitiva in Europa, deve assicurare agli operatori efficienza logistica, porti, interporti, collegamenti con strade e ferrovie, tutto quel che gli addetti ai lavori chiamano intermodalità e che già è possibile osservare nel Nord Europa, dove i porti sono già predisposti a ricevere le Megaship, le grandi navi di ultima generazione da oltre 10 o 18 mila teu, oppure anche in Paesi come il Marocco, l’Egitto o gli Emirati Arabi, al fine di sfruttare il raddoppio del canale di Suez”.
Ad affermarlo, in apertura del Consiglio regionale odierno, l’assessore regionale alla Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, che ha svolto una comunicazione sulle azioni concrete della Regione Toscana per lo sviluppo dell’area portuale di Livorno e sulla Darsena Europa. La comunicazione è servita anche come risposta a un’interrogazione, sullo stesso argomento, presentata dai consiglieri Giacomo Giannarelli ed Irene Galletti, entrambi del M5s.
“In Italia il trasporto marittimo è secondo solo al trasporto stradale, ma la Toscana non brilla nonostante le grandi potenzialità”, ha affermato Ceccarelli. “La Toscana deve compiere un salto di qualità proponendosi come piattaforma logistica integrata con le reti di trasporto europeo sfruttando anche il fatto che il porto di Livorno fa già parte del core network europeo delle reti Ten-T. Tale piattaforma ha trovato pieno riconoscimento all’interno del nuovo Priim, il piano regolatore integrato delle infrastrutture e della mobilità, varato lo scorso anno dalla Giunta”.
Ceccarelli ha spiegato che in quest’ottica la Toscana ha deciso di investire in infrastrutture portuali di carattere nazionale formando con il Governo un accordo di programma su Livorno lo scorso 8 maggio, a cui è seguito il riconoscimento di area di crisi industriale. “Entrambi questi passaggi sono determinanti per lo sviluppo dell’area portuale di Livorno”, ha precisato Ceccarelli. Su tale area “la Giunta ha già avviato altri investimenti infrastrutturali tra cui il collegamento ferroviario della Darsena Toscana e lo scavalco ferroviario tra porto ed interporto”. A questi investimenti, ha aggiunto, vanno addizionati “anche i circa 20 milioni per il piano di riqualificazione e riconversione industriale e la realizzazione di un polo di innovazione”.
Significativo lo sviluppo di cui può beneficiare Livorno dal progetto Darsena Europa, secondo Ceccarelli. “Esso rappresenta uno dei più grandi investimenti regionali che, in fase di costruzione, secondo una valutazione dell’Irpet, genererà un incremento del valore aggiunto regionale di oltre 300 milioni, dei quali circa l’80 per cento solo nella provincia di Livorno”, ha precisato. “L’incremento in termini occupazionali si stima possa arrivare a oltre 5 mila unità, di cui la stragrande maggioranza nella sola provincia di Livorno”. E ancora: “Il riposizionamento competitivo del porto di Livorno non può prescindere dalla realizzazione della nuova piattaforma Europa, per un costo complessivo di opere civili per circa 606 milioni di euro, così coperti dal finanziamento: 228 milioni a carico dell’Autorità Portuale di Livorno, 200 milioni della Regione Toscana, 50 milioni dello Stato, 128 a carico del promotore privato della finanza di progetto”.
Secondo Ceccarelli “l’appetibilità toscana non dipende solo dal traffico di container, auto e passeggeri di Livorno, ma anche dagli investimenti già effettuati nel porto industriale di Piombino con escavo dei fondali fino a venti metri”. Sempre sul fronte dei ritorni derivanti dall’opera, ha detto, “nel medio periodo invece l’incremento stimato della produzione del porto di Livorno comporterà una media annua di 134 milioni di Pil aggiuntivo per l’intera Toscana”. Tali effetti, legati principalmente a un incremento dell’export, secondo l’assessore “sono in gran parte localizzati nella provincia di Livorno e nel settore trasporti marittimi, anche se la dinamica positiva dell’export si riscontrerà anche nelle restanti province toscane”.
In conclusione Ceccarelli ha sottolineato che sul progetto della Darsena Europa sarà svolto il dibattito pubblico previsto dalla legge regionale in materia di partecipazione per le grandi opere. A tal proposito, ha spiegato l’assessore, “risulta alla Giunta che l’Autorità portuale di Livorno ha preso contatti fin dalla scorsa primavera con l’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione proprio al fine di stabilire la sussistenza delle condizioni previste per l’attivazione obbligatoria del dibattito” e che “il 16 settembre è arrivata la delibera dell’Autorità regionale ”.
Pd Regione: “Irrinunciabile opportunità di sviluppo per chi ha a cuore la Toscana. Da M5S pregiudizi ideologici e mistificazioni”
“Lo sviluppo del porto di Livorno è un progetto strategico di questa legislatura. Cerchiamo da uscire dai pregiudizi e dalle mistificazioni e di ragionare a 360 gradi leggendo lo sviluppo della Darsena in connessione con le altre infrastrutture della Toscana – dichiara Antonio Mazzeo, consigliere regionale e presidente della commissione per la ripresa economico-sociale della toscana costiera. Sono 500 anni che Livorno adegua la sua portualità alle esigenze del traffico marittimo. E non si deve certo fermare adesso su questo! Al Movimento 5 Stelle dico di non continuare a dare letture ideologiche e strumentali. Finiamola con la storiella di dipingere il sindaco Nogarin come un calimero che non è parte integrante delle scelte. Nogarin partecipa ai tavoli istituzionali e sull’accordo di programma c’è anche la sua firma. La verità è che noi vogliamo bene a Livorno e vorremmo che tutti partecipassero in maniera propositiva alla costruzione di una Toscana che viaggia insieme”. Mazzeo ha poi sottolineato l’importanza del percorso partecipativo avviato dall’autorità portuale e commentando in aula la relazione dell’assessore Ceccarelli ha ribadito come “quello della logistica sia un settore fondamentale sul quale investire per la ripresa di tutta la Toscana e per portarla a competere con le principali regioni europee a partire da quelle di Francia e Spagna”.
“Stiamo parlando di un’opera centrale per l’ammodernamento complessivo del sistema infrastrutturale costiero – dichiara Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione sviluppo economico – Vedremo come con il completamento di questi investimenti si porrà il contributo fondamentale per un’economia, anche di livello internazionale, non solo per Livorno e la costa, ma per tutta la regione. Anche l’integrazione tra le Autorità portuali rientra in questo progetto di sviluppo e di integrazione tra i diversi territori e le diverse infrastrutture. Per questo serve una visuale alta. Serve una competenza in grado di fare rete e di mettere insieme energie complementari. Non dividiamoci sulle scelte strategiche. Sulle scelte che sappiamo bene essere fondamentali per il futuro della nostra economia. E soprattutto, non si usino elementi di dettaglio per bloccare uno degli investimenti più importanti e simbolici per la Toscana”.
“Sono in ballo l’esistenza stessa e la competitività del porto. Lo voglio dire senza perifrasi: il porto di Livorno rischiava di morire. Per questo, ora che ha intrapreso una strada positiva, dobbiamo farci carico del problema - continua Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd - Gli ultimi dati, diffusi dall’Autorità portuale, sono positivi, a partire dal + 39,5% del traffico di container. Sono dati che dimostrano una spinta, un desiderio di crescita che dobbiamo assecondare. Ma bisogna fare chiarezza anche sui numeri: nessuno ha mai parlato o scritto di – 22. A Bruxelles è stato ribadito – 20 e quegli incontri nella capitale europea sono stati utili anche in questo caso. Voglio ringraziare – ha concluso il consigliere – Enrico Rossi, Eugenio Giani e Antonio Mazzeo, per la sensibilità che stanno dimostrando sui temi della Costa, nell’ottica di perseguire l’obiettivo del lavoro che, in questo caso, potrà essere meglio raggiunto se sviluppiamo le infrastrutture come quella del porto di Livorno”.
“Dopo la diga di Bilancino siamo di fronte a un investimento di analoghe dimensioni per il sistema infrastrutturale della regione. Si parla di un progetto che prevede circa 5mila assunzioni, finanziamenti congiunti. Una vera opportunità per la Toscana – spiega Paolo Bambagioni, consigliere regionale Pd – In questi anni la Regione Toscana ha messo il massimo impegno e destinato tante risorse per la situazione di Piombino e Livorno: mi sembra che di fronte a scelte così significative le polemiche siano del tutto sterili, inutili”.
IL DIBATTITO
Dal momento che la comunicazione dell’assessore alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, rappresentava anche la risposta all’interrogazione dei consiglieri Giacomo Giannarelli ed Irene Galletti del M5s, il capogruppo Giannarelli, intervenendo in apertura di dibattito, si è detto “assolutamente insoddisfatto di quanto affermato dall’assessore” poiché “ancora una volta, a domande certe, si risponde con vaghezza” e “ciò è inaccettabile, assolutamente inaccettabile, così come è inaccettabile il fatto che la Giunta sia andata a Bruxelles ad illustrare il piano per la Darsena Europa senza portare con sé il sindaco di Livorno, che è la città maggiormente interessata alle azioni della Regione su quell’area portuale”.
Giannarelli ha criticato che la comunicazione sul porto di Livorno sia stata consegnata solo oggi ai consiglieri regionali: “In questo modo non si è permesso ai consiglieri di maggioranza e opposizione di studiare l’atto. Questa allergia alla democrazia continua a mietere vittime, anche se siamo felici di leggere che sulla Darsena Europa sarà avviato il dibattito pubblico da noi richiesto”.
Nel merito, le critiche del M5s consistono nel fatto che “il piano finanziario che dovrebbe sostenere il progetto non pare adeguato”. Ha aggiunto Giannarelli: “Quando leggiamo che l’opera dovrebbe consentire 5 mila unità di lavoro di cui la stragrande maggioranza nella provincia di Livorno, ci chiediamo chi ha fatto queste stime e come”.
Sul mancato coinvolgimento del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, in occasione della presentazione del progetto Darsena Europa a Bruxelles, si è soffermato il consigliere Enrico Cantone, anche lui M5s, che ha parlato di “mancanza imperdonabile” perché “con questa decisione la Giunta ha escluso colui che, democraticamente, rappresenta tutti i cittadini livornesi”. Cantone ha ricordato che “si è preferito invitare il sindaco di Collesalvetti (Lorenzo Bacci, ndr) piuttosto che quello della città che maggiormente è influenzata dalla presenza del porto che più di ogni altra è interessata al suo sviluppo”. Cantone ha inoltre protestato per la consegna della relazione di Ceccarelli in prossimità dell’avvio dei lavori d’Aula: “Tutto ciò è inammissibile”.
Il mancato coinvolgimento del sindaco di Livorno è stato criticato anche dal portavoce dell’Opposizione, Claudio Borghi, che ha affermato: “Il fatto che vi sia stato un disinteresse verso il sindaco della città interessata allo sviluppo del porto non depone a favore del progetto stesso. Occorre fare molta attenzione se si vuole realizzarlo, tanto più che esso va ad insistere su un’area di crisi. Se fosse stato un nostro sindaco, avremmo avuto piacere che fosse stato coinvolto”.
Entrando nel merito della relazione, inoltre, Borghi ha criticato il piano finanziario che sta alla base del progetto parlando di “gigante dai piedi d’argilla”. E sulle possibili ricadute dell’attuazione del progetto Darsena Europa, ha messo in guardia: “Non vorrei che, contrariamente alle aspettative, invece di sviluppare l’export, esso alla fine favorisca l’import”.
Anche Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana, ha criticato l’esclusione del sindaco di Livorno dalla presentazione in sede europea delle politiche regionali per il porto di Livorno. “Occorre il massimo accordo a tutti i livelli, istituzionali ed economici, se si vuole realizzare un piano di sviluppo per Livorno e il suo porto”, ha detto il consigliere, che ha anche evidenziato la “grande proiezione temporale” per la realizzazione del progetto. E ha aggiunto: “Bisogna pensare a un piano sostenibile in grado di rilanciare l’economia della città e garantire nuova occupazione”.
Secondo Paolo Bambagioni (Pd) “La Regione ha fatto una scelta di governo importante: quella di dar vita a una grande opera pubblica che porti un contributo fondamentale allo sviluppo. Su quest’opera la Regione sta puntando molto per il futuro della Toscana. Si parla di 600 milioni di euro e di 5mila assunzioni”. Bambagioni ha ribadito che “con il processo partecipativo non mancheranno occasioni di confronto per avere dati e numeri”.
Apprezzamento anche da Francesco Gazzetti (Pd), che ha parlato di un’operazione “fondamentale, irrinunciabile ed essenziale” per rendere il “porto di Livorno competitivo a lungo”.
Gazzetti ha ricordato alcuni dati dell’autorità portuale: “Nel primo semestre 2015 si è registrata una crescita dei container del 39,5 per cento, di auto nuove del 25,7 per cento e dei forestali del 21 per cento, un dato che testimonia che il porto ha necessità di crescere e di ampliarsi”.
“Nelle previsioni di sviluppo si guarda ad un futuro molto lontano - ha precisato Irene Galletti (5 Stelle) - così lontano che dal punto di vista macroeconomico non è così facilmente prevedibile”. La consigliera regionale ha sottolineato l’incongruità di alcuni dati, discrepanze e la presenza di tabelle replicate, definendo l’intervento “un lavoro ex post per giustificare un progetto fatto antecedentemente”. Tra gli aspetti positivi Galletti rileva l’ammodernamento del sistema ferroviario, il rinnovo del sistema informatico e della logistica.
“Un intervento strategico, un’opera che è elemento centrale dell’ammodernamento del sistema infrastrutturale costiero – ha affermato Gianni Anselmi (Pd) –. “Stiamo parlando – ha aggiunto il presidente della commissione sviluppo economico - della porta a mare dell’area metropolitana centrale della Toscana che collega il cuore di questa regione con un’area costiera che ruota attorno alle dinamiche pisane, livornesi”. “Il dispiegarsi di questi investimenti – ha concluso Anselmi - porrà le condizioni per lo sviluppo della Regione, per la sua competitività e per il suo contributo all’economia nazionale. L’autorità portuale andrà declinata in relazione alle complementarietà, alle sussidiarietà e alla messa in rete delle potenzialità”.
“La vittoria di Nogarin a Livorno vi ha fatto male e infatti assistiamo ad un’attenzione nuova da parte del Pd per quel pezzo di Toscana. Si è addirittura creata una commissione regionale ad hoc”, ha detto Stefano Mugnai (FI). Il consigliere ha ribadito: “prima di promettere opere bisognerebbe fare una revisione critica sulle scelte operate fin qui”. Infine il capogruppo di Fi ha osservato che “fare un’operazione così importante a Livorno tenendo fuori il sindaco è una scelta perdente, perché certe opere si realizzano unicamente se c’è una stretta sinergia istituzionale”.
“Grandi ambizioni, grandi progetti e tanto lavoro per Livorno – ha esordito il consigliere regionale Gabriele Bianchi (5 Stelle) –, ma da un anno a questa parte mi sembra che la Giunta abbia messo Livorno alla fame”. Bianchi ha ricordato che “l’erogazione per Livorno è di 45 euro pro capite nel 2014, mentre per Pisa 90 euro e Lucca 120 euro.“
Per Antonio Mazzeo (Pd) “Lo sviluppo del porto di Livorno è passaggio fondamentale per colmare il gap tra il centro della Toscana e la costa”. “Mi risulta – ha aggiunto - che l’accordo di programma sia stato firmato anche dal sindaco Nogarin che è parte integrante di queste scelte ed è stato coinvolto in tutti i tavoli.” Infine, Mazzeo ha richiamato a un lavoro congiunto di tutte le forze politiche senza pregiudizi per “consentire a quella parte di Toscana di essere competitiva”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale